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la Rai fa ricorso contro la sentenza del Tar sul festival

la Rai fa ricorso contro la sentenza del Tar sul festival

"Nessuno al di fuori dell'azienda è titolato a organizzarlo"

ROMA, 04 febbraio 2025, 19:45

Redazione ANSA

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A una settimana dall'avvio dell'edizione numero 75, la Rai ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Liguria che lo scorso dicembre aveva dichiarato "illegittimo l'affidamento diretto" alla tv pubblica, da parte del Comune di Sanremo, "dell'organizzazione del festival" per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, affidata a Carlo Conti, dal 2026 - questa l'indicazione del Tar - si dovrà procedere "con una gara aperta agli operatori del settore". Viale Mazzini, che aveva immediatamente rivendicato "la titolarità del format televisivo" adottato da anni, formalizza ora il suo ricorso, mirato a "far accertare la piena legittimità delle delibere con le quali il Comune di Sanremo le aveva concesso in uso esclusivo il marchio Festival della Canzone Italiana', fermo restando che - come riconosciuto dalla stessa sentenza appellata - nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale i cui diritti spettano a quest'ultima in via esclusiva". Il tribunale amministrativo si era pronunciato sul ricorso della Just Entertainment, società di edizione musicale e di produzione e realizzazione di eventi e opere musicali, che nel marzo 2023 aveva presentato al Comune una manifestazione di interesse "ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival" e del relativo marchio "per curare l'organizzazione e lo svolgimento del Festival" nonché le relative "attività di promozione e diffusione". Di fronte al mancato riscontro del Comune, la Je di Sergio Cerruti aveva impugnato il provvedimento con cui lo stesso Comune "avrebbe affidato a Rai la concessione dell'uso in esclusiva del marchio 'Festival della Canzone Italiana' e "lo svolgimento della 74/a edizione, nonché di eventuali successive edizioni". Una sentenza piuttosto complessa, giocata sulla distinzione tra la titolarità del marchio e il format tv. "Il Tar - aveva fatto sapere subito Viale Mazzini - ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio 'Festival della Canzone Italiana', nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell'organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi". Si è mosso intanto anche il Comune di Sanremo, da un lato per ottemperare alla sentenza del Tar, bandendo una manifestazione di interesse - "subito dopo il Festival sicuramente saremo pronti", ha annunciato qualche giorno fa il sindaco, Alessandro Mager - e dall'altro predisponendo a sua volta il ricorso al Consiglio di Stato: "Sarà presentato dai nostri legali, entro febbraio", ha detto Mager. "I termini non sono ancora scaduti. Non ci sono previsioni di discussioni immediate anche se non dovrebbero passare molti mesi dal momento della presentazione del ricorso a quello dell'udienza". All'Ariston intanto procedono a passo spedito le prove, in vista del debutto di martedì 11 febbraio. E vengono smentite dal suo staff le indiscrezioni secondo cui, dopo il caso Emis Killa, anche Fedez potrebbe ritirarsi dal festival, viste le notizie sulla sua vita privata diffuse in questi giorni: il rapper sta seguendo regolarmente tutto il percorso di preparazione al festival.

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