E' un progetto a lungo termine, quello che Shablo sta per presentare sul palco del Festival di Sanremo, dove sarà in gara con il brano 'La mia parola' e l'obiettivo di tornare a pensare al percorso della musica e non solo al risultato. L'artista, produttore, talent scout e manager italo-argentino, pubblicherà anche un nuovo album, annunciato per il 2025 e a distanza di quasi 15 anni da 'Thori e Rocce'.
"Il brano di Sanremo - ha spiegato Shablo - fa parte di un nuovo progetto che punta alle origini del genere urban e alle ispirazioni di trent'anni fa, tra campionamenti e storia della musica rap. Da adolescente andavo a studiare la musica degli anni Sessanta e Settanta, mentre oggi la ricerca si è persa. Oggi in tanti si accontentano di seguire l'onda del momento. Serve, invece, cercare il passato e questa voglia di scoprire sta tornando. Anche il pubblico va aiutato ad avere un'attenzione diversa a certi suoni soul, gospel o blues".
Tra ricerca delle radici e continua innovazione, Shablo porterà sul palco sanremese tre generazioni dell'urban italiano, dall'amico di sempre Gué, a Tormento (che torna a Sanremo a 24 anni dalla partecipazione con i Sottotono), pioniere del genere in Italia, passando per Joshua, nuova scommessa della scena urban di casa nostra. Per la serata dei duetti, invece, Shablo ha convocato Neffa per proporre un mix di 'Amor de mi vida' dei Sottotono e 'Aspettando il sole' dello stesso Neffa.
"Da un lato è la chiusura di un cerchio e dall'altro ne apriamo uno nuovo - ha commentato Shablo - portando sul palco tre generazioni diverse di urban. Tormento è stato l'ispirazione per me e per Gué che da adolescenti ascoltavamo i Sottotono. Gué è un mio coetaneo e siamo cresciuti artisticamente insieme, mentre Joshua rappresenta la nuova generazione. La musica non dura poche settimane come oggi si tende a pensare e gli artisti di generazioni diverse posso essere d'ispirazione gli uni per gli altri".
Shablo arriva al Festival di Sanremo dopo una stagione intensa, partita con il singolo 'Hope' (featuring Izi e Joshua) nell'estate 2024 e proseguita con la Notte della Taranta, dove è stato maestro concertatore, oltre che con la firma dell'unico remix ufficiale di 'Tu Te Vas' di Manu Chao.
"Negli anni è cambiato Sanremo ma sono cambiato anche io - ha commentato Shablo - perché noi, anni fa, eravamo la controcultura e non eravamo ammessi a certi salotti, semplicemente perché i generi in voga erano altri. I numeri, poi, hanno fatto si che oggi sia il rap a fare tendenza. L'urban è diventato il nuovo pop e Sanremo è sempre stato la casa della musica popolare". Non solo il Festival, tuttavia, è nei programmi a breve di Shablo, che con Gué ha deciso di aprire una nuova etichetta discografica, la Oyster Music. "Sarà la nostra nuova casa - ha commentato Gué - e una fabbrica di idee, di arte, dove cercheremo di mettere in primo piano l'autenticità, la libertà di espressione, la cultura hip-hop e soprattutto la musica, cose che nell'ultimo periodo sono state messe in secondo piano, specialmente nel nostro ambiente".
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