Anche i brani in gara a Sanremo possono diventare deepfake, complice l'intelligenza artificiale: è l'insidia denunciata da DcP - Digital Content Protection, azienda leader nella tutela nella protezione del marchio e dei contenuti online, che è intervenuta in questi giorni per far rimuovere dalle piattaforme di videosharing decine di brani contraffatti.
Il sistema, spiega Luca Vespignani, Managing Director di DcP, è piuttosto semplice: "Una volta diffusi i testi dei brani in gara, è possibile riprendere il testo originale e creare un brano con la voce dell'artista riprodotta con l'IA e una melodia compatibile con il suo repertorio.
Il risultato è un vero e proprio deepfake che viene diffuso online e può sembrare, per esempio, una canzone di Giorgia, mentre di originale contiene solo il testo". Il fenomeno, spiega ancora Vespignani, "esiste da tempo, ma con Sanremo esplode: e c'è chi pubblica su piattaforma di videosharing brani spacciandoli per quelli in gara al festival".
L'evento musicale più importante d'Italia, proprio per la sua notorietà, è infatti un obiettivo privilegiato dai pirati in violazione, ora agevolati dall'avvento dell'IA nella generazione automatica dei contenuti. Questa pratica, non ancora adeguatamente normata, pone seri rischi per l'industria musicale, tra cui la creazione di contenuti falsi e l'uso illecito della likeness di artisti, con possibili danni alla loro immagine e alla loro proprietà intellettuale. Per contrastare queste minacce, DcP ha avviato un'intensa attività di monitoraggio sulle principali piattaforme di streaming audio e video, individuando e rimuovendo contenuti generati con l'ausilio dell'IA che violano il diritto d'autore.
"Solo negli ultimi giorni il nostro intervento ha portato alla rimozione di oltre 100 video, 9 solo oggi", spiega ancora Vespignani. "Sono stati anche chiusi 6 o 7 canali YouTube responsabili della distribuzione illecita di tali contenuti". "Già lo scorso anno - aggiunge Vespignani - abbiamo testato questo sistema di 'difesa' delle canzoni, quest'anno stiamo intervenendo in modo più strutturato, anche perché l'IA è praticamente esplosa. Abbiamo messo a punto sistemi automatizzati che fanno la ricerca online: quando si individuano brani sospetti, li analizziamo e se vediamo che non si tratta del brano originale ne chiediamo l'immediata rimozione dalla piattaforme, che peraltro si impegnano a rimuovere i brani in tempi anche molto brevi".
"Sanremo rappresenta un patrimonio musicale che merita di essere tutelato da ogni forma di abuso digitale" conclude Vespignani. "Senza un adeguato controllo, l'intelligenza artificiale rischia di diventare un'arma per la pirateria e il nostro impegno è volto a garantire che i contenuti ufficiali degli artisti di Sanremo rimangano protetti da utilizzi non autorizzati, preservandone il valore e l'autenticità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA