Sanremo 75 si arricchisce di un'altra
presenza dal grande impatto sociale. Giovedì 13 febbraio, terza
serata del festival, sul palco del Teatro Ariston approda il
Teatro Patologico. Fondato dall'attore e regista Dario
D'Ambrosi, Teatro Patologico rappresenta una vera e propria
rivoluzione culturale, un faro di innovazione e inclusione che
rompe le barriere della società e della cultura tradizionale.
D'Ambrosi ha avuto il coraggio di trasformare quello che per
molti era un ostacolo, la disabilità, in una risorsa
straordinaria, capace di arricchire e rivoluzionare il
linguaggio teatrale. Con la sua visione, il Teatro Patologico è
riuscito a dimostrare che la diversità non è un limite, ma una
ricchezza che deve essere celebrata. L'arte, sotto la sua
direzione, non è più solo un mezzo di intrattenimento, ma
diventa uno strumento potente di trasformazione sociale,
culturale e mentale.
Tra le attività più recenti il film, uscito nel 2024, "Io
sono un po' matto e tu?", che vede tra i protagonisti Claudio
Santamaria, Edoardo Leo, Raoul Bova, Vinicio Marchioni, Claudia
Gerini, Stefania Rocca, Stefano Fresi, Marco Bocci, insieme a 30
ragazzi con disabilità psichiche e fisiche del Teatro
Patologico. Il film, presentato al recente Torino Film Festival,
il 26 febbraio volerà a Hollywood per partecipare al "LA -
Italia Festival", portando sugli schermi internazionali il
lavoro rivoluzionario del Teatro Patologico. Un altro importante
traguardo sarà raggiunto il prossimo giugno, quando D'Ambrosi
presenterà una ricerca scientifica all'Onu per dimostrare che
l'arteterapia, grazie al suo metodo innovativo, porta benefici
non solo a livello emozionale, ma anche cerebrale. L'obiettivo è
ottenere il riconoscimento ufficiale dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità (Oms) per il suo metodo di teatroterapia,
validando così scientificamente l'efficacia del suo approccio.
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