Dopo il No al Progetto Eleonora della Saras per l'estrazione di gas metano dal sottosuolo del paese, Arborea non poteva che dire Sì al referendum contro le trivelle del 17 aprile. Lo ha fatto questa mattina nel corso di un'assemblea informativa organizzata assieme, tra gli altri, ad Adiconsum e Italia Nostra proprio dal Comitato NO Eleonora. Ed è stato proprio il sindaco del paese Manuela Pintus, che aveva stravinto le elezioni sulla scia del successo della battaglia contro la Saras, a lanciare, in veste però di semplice cittadino, il primo appello ad andare a votare e a votare Sì.
"L'avversario da battere è l'astensionismo", ha detto il presidente regionale di Adiconsum Giorgio Vargiu aprendo i lavori. Tanti gli interventi con un lungo, documentato e ragionato elenco di buoni motivi per votare Sì contro la scelta del Governo Renzi di prolungare a tempo indeterminato le concessioni in atto per l'estrazione di gas metano e petrolio entro la fascia marina delle 12 miglia.
PIGLIARU, NON CANCELLARE COMBUSTIBILI FOSSILI. "Penso che non sia un referendum tra chi è a favore delle trivelle e chi è contro: nessuno vuole un governo centrale capace di imporre una proliferazione di trivellazioni nelle 12 miglia, contro la volontà dei territori coinvolti. E' un referendum su una cosa infinitamente più piccola". E' quanto scrive il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, sulla sua pagina Facebook. "Non è in alcun modo in discussione l'apertura di ulteriori, nuovi impianti - sostiene Pigliaru - è in discussione solo questo: se questi pochi impianti possono o meno continuare a produrre fino a esaurimento dei giacimenti. Nessun impianto è localizzato nelle acque sarde e comunque la Sardegna non è mai stata a rischio perché nella legge in questione è stata introdotta una norma di salvaguardia per le Regioni a statuto speciale. Io con Prodi, Renzi, Bersani e moltissimi altri credo che non sia ragionevole cancellare da un giorno all'altro l'uso di combustibili fossili. Di conseguenza, credo sia ragionevole consentire che i pochi impianti oggi attivi possano continuare l'estrazione fino all'esaurimento dei giacimenti".
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