di Maria Grazia Marilotti
Un percorso tra scenografie, costumi, luci, prove del coro, trucco e acconciature, per assaporare il fascino dell'Opera lirica. Ma anche per scoprire o affinare attitudini e talenti. In occasione de "La Ciociara" il Teatro Lirico di Cagliari spalanca le porte a 250 studenti e mette a disposizione i suoi spazi, palcoscenico, atelier, uffici amministrativi per il progetto "Alternanza Scuola Lavoro". "Occasione per undici istituti di Cagliari e hinterland, tecnici, licei, professionali, per seguire le diverse tipologie di lavoro legato alla messinscena dell'Opera dal punto di vista artistico, impiantistico, organizzativo, amministrativo", ha spiegato Eugenio Milia, coordinatore delle attività artistiche per le scuole.
A fine percorso, durata 5.000 ore, il 2 dicembre gli studenti saranno in teatro per assistere alla penultima rappresentazione de "La Ciociara" di Marco Tutino, ispirata al celebre romanzo di Moravia portato sul grande schermo nel film di De Sica e in programmazione a Cagliari fino al 3 dicembre. Nel frattempo, venerdì 1 dalle 9.30 sarà replicata la mini rappresentazione de l'Opera che gli studenti del Convitto a indirizzo musicale hanno messo in scena attingendo dalle tre fonti: il romanzo di Moravia, il film di De Sica e l'Opera di Marco Tutino. Ed è stato già un successo. Molto apprezzati anche gli studenti-conferenzieri di Michelangelo e Siotto che replicheranno sempre venerdì mattina.
Alle 11 tutti in sala ad assistere alla rappresentazione ridotta de "La Ciociara" raccontata da Massimiliano Medda. Ragazzi e ragazze del Bacaredda hanno invece familiarizzato con le tecnologie legate al legno utilizzato per le scenografie. Ancora, il lavoro dei coetanei del Meucci si è concentrato nel settore impiantistica e sistemi di sicurezza. I futuri ragionieri hanno avuto modo invece di conoscere i contratti dei lavoratori e di seguire lezioni di management tenute anche dal sovrintendente Claudio Orazi.
"Il Teatro Lirico vuole sempre di più essere un teatro che guarda ai giovani e attento ai linguaggi della contemporaneità - spiega all'ANSA Orazi - l'obiettivo del progetto è riuscire ad interessare gli studenti al teatro d'Opera come patrimonio artistico e culturale, da vivere, tutelare e proteggere, altresì trasmettere loro la complessità di un mestiere che copre una filiera che va dalla ideazione artistica fino agli assetti di gestione manageriale. Una vera e propria 'Fabbrica della Lirica' che, sono convinto, sarà un centro di produzione sul quale investire risorse umane ed economiche. In questo senso - sottolinea il sovrintendente - il Teatro Lirico vuole essere un teatro sempre più 'giovane' perché guarda al futuro e nel futuro lancia la sfida sulla creatività produttiva e sull'altra grande industria che è il turismo".
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