Il sito di Nora a Pula, costa sud ovest della Sardegna, centro di fondazione fenicia e poi città punica e romana, si arricchisce di nuove suggestioni. L'arte di Pinuccio Sciola si fonde con il paesaggio in un progetto site specific, in un'area archeologica di grande interesse e che attrae numerosi turisti. È stata inaugurata la mostra "Pietra su Pietra, memoria litica nel tempo".
Un percorso espositivo a cielo aperto attraverso le celebri sculture del compianto artista delle pietre sonore, di fama internazionale, originario di San Sperate, ideatore e artefice del paese museo a cielo aperto, spazio creativo, aperto al confronto, senza confini. Il sito diventa laboratorio creativo dove passato e presente si incontrano in un dialogo tra arte e archeologia, sculture contemporanee e antiche pietre, custodi della storia. Un itinerario tra "i semi", "le foglie" e "Città Futura".
Attraverso queste opere l'artista restituisce la pietra stessa alla natura, come parte integrante del paesaggio. In esposizione piccoli frammenti di pietra incisi, con segni e nervature, concepiti come foglie cadute da alberi giganteschi, grazie alle quali Sciola elabora il naturale processo di nascita, vita e morte. I "Semi di pietra", sono invece la più alta sintesi concettuale della sua produzione artistica, ovvero la pietra che si schiude nel germoglio. Infine la "Città Futura", che appare come un mondo a sé, un microcosmo urbano, una più minuta città polimorfica contenente il segreto stesso della creazione.
Il progetto ideato dalla Fondazione Pula Cultura presieduta da Maria Efisia Contini è finanziato dal Comune, in collaborazione con la Fondazione Sciola. "Pietra su Pietra, memoria litica nel tempo" e tutte le manifestazioni che si svolgono a Nora, rendono il sito uno spazio culturale aperto, luogo di riflessione e dibattito su natura e paesaggio, storia e cultura", ha messo in rilievo il sindaco di Pula Walter Cabasino.
La mostra potrà essere visitata fino al 31 ottobre. "Abbiamo fatto dialogare le pietre del passato di Nora con quelle dell'età contemporanea delle opere di Sciola", sottolinea Maria Efisia Contini. Per Maria Sciola figlia dell'artista e direttrice generale Fondazione Sciola, la mostra "invita a riflettere sulla forza e la presenza silenziosa di questi antichi elementi, testimoni di storie passate e ispiratori di nuove visioni".
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