"Per arginare il fenomeno della
violenza nelle scuole le proposte del Governo sono deboli e
insufficienti". Lo sostiene la Garante in Sardegna per
l'infanzia e l'adolescenza, Carla Puligheddu, prendendo spunto
dal caso delo studente accoltellato fuori dall'istituto
superiore Sergio Atzeni di Capoterra. Puligheddu ha inviato una
lettera al ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara
invitandolo a intervenire immediatamente per mettere in campo
tutte quelle misure di prevenzione di riforma del sistema
scolastico che non possono più essere rinviate.
"È solo per un caso fortuito - scrive la Garante - se
l'episodio triste e violento accaduto in Sardegna fuori dalla
scuola, non sia accaduto al suo interno. Il coltello era infatti
custodito dentro lo zaino del minore". Se il giovane lo avesse
usato all'interno dell'edificio per la Garante ci sarebbe stato
un "epilogo che avrebbe innescato uno strascico infinito di
impossibili responsabilità, in capo ai rispettivi docenti di
classe".
Per Carla Puligheddu il voto di condotta (peraltro già
previsto), non rappresenta l'antidoto alla violenza ma può,
piuttosto, assumere la dimensione della sfida. La Garante nella
lettera al ministro sottolinea che sarebbe necessario
"istituzionalizzare l'insegnante di sostegno psicosociale in
tutte le classi".
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