Un lungo elenco di 25 punti sui
risultati conseguiti dalla giunta regionale nei primi nove mesi
di legislatura. Ha cominciato così la sua replica la presidente
Alessandra Todde, in risposta agli interventi dei capigruppo nel
dibattito sull'ordinanza-ingiunzione di decadenza emessa dal
collegio elettorale della Corte d'Appello di Cagliari: dal
conflitto con lo Stato sull'autonomia differenziata alla norma
(poi impugnata) sulle aree idonee per gli impianti di energia
rinnovabile, passando per "le 170 delibere sulla sanità" e per
tutti i contributi stanziati finora.
E poi l'affondo contro "coloro che difendono a spada tratta
una ministra rinviata a giudizio dal Tribunale per falso in
bilancio e truffa allo Stato e oggi attaccano senza remore la
magistratura" e che ora "chiedono le mie dimissioni perché ho
pagato una bolletta della luce dal valore di 153 euro per il mio
ufficio di rappresentanza parlamentare con i miei soldi e non
con quelli della campagna elettorale", dice la governatrice
negli ulteriori dieci minuti a sua disposizione.
"Coloro che chiedono a gran voce la mia decadenza, in
televisione e sui giornali, e che conseguentemente considerano
la volontà degli elettori un mero orpello, non anche il perno
della democrazia regionale - aggiunge - sono gli stessi che, in
giunta per le elezioni alla Camera dei Deputati, in virtù di
tale favor voti alterano retroattivamente i meccanismi di
validazione delle schede elettorali, con emendamenti a loro
firma, facendo cadere un parlamentare legittimamente eletto in
favore di un candidato della loro stessa appartenenza politica",
ribadisce. E ancora contro "alcuni giornalisti, che si sono
presentati a casa di mia madre ottantasettenne importunandola,
perché il mio indirizzo di casa è stato illegalmente reso
pubblico da giustizieri di memoria corta".
E ancora: "Se questa fosse solo una vicenda personale, mi
limiterei a difendermi nei contesti opportuni e a portare lì le
mie ragioni", ma, sottolinea Todde "un provvedimento di
un'amministrazione statale, che con un'ingerenza nella sfera
delle attribuzioni della nostra Regione, chiede la decadenza del
presidente della Regione, decretando dunque la fine di una
legislatura e mandando in fumo le preferenze dei cittadini
sardi, non è una questione personale. Farei la stessa battaglia
e lo stesso intervento se fossi seduta nei banchi
dell'opposizione".
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