"Lo strappo all'interno della
coalizione ci preoccupa e pensiamo che sia necessario dare
subito un cambio di passo nei rapporti interni alla coalizione".
Sono preoccupati i partiti della coalizione del campo largo alla
guida della Regione per le tensioni tra la presidente Alessandra
Todde e i vertici del Partito Democratico, all'indomani delle
nomine dei commissari straordinari delle Asl. I Progressisti non
nascondono l'insofferenza: "Occorre una convocazione sistematica
delle forze politiche che compongono l'alleanza e occorre
evitare, in sanità ma anche in tutti gli altri temi della
politica sarda, di portare avanti decisioni che possono portare
a ulteriori sfilacciamenti", sostiene il capogruppo Francesco
Agus, parlando con i giornalisti a margine della seduta di
celebrazione di Sa Die de sa Sardigna. "Abbiamo di fronte altri
quattro anni di mandato e le sfide del futuro sono immensamente
più importanti e anche più complicate di quelle appena
affrontate", conclude.
"Esiste uno strappo e siamo preoccupati - conferma la
capogruppo di Avs Maria Laura Orrù -. Ovviamente è un periodo
transitorio quindi sicuramente c'è tutto il tempo per recuperare
e lo possiamo fare con l'intelligenza politica che il Partito
Democratico e la presidente hanno sempre dimostrato".
A ribadire la posizione del Pd è il segretario e presidente
del Consiglio regionale Piero Comandini: "Da parte del Pd c'è
sempre stata una dialettica per cercare di trovare le soluzioni
migliori - ribadisce -. Lo abbiamo fatto anche su altri
provvedimenti, facciamo parte di una coalizione estremamente
composita dove ci sono diversi pensieri e proposte per la
soluzione dei problemi. Per quanto riguarda i commissari, pur
essendo estremamente d'accordo sulla necessità di un
cambiamento, avevamo posizioni diverse, siamo di fronte a un
provvedimento che è molto complesso anche per aspetti giuridici,
per cui per noi era necessario soffermarsi un attimo di più".
Ma per Comandini, che tenta di smorzare, "è una discussione
che ci può permettere anche di affrontare meglio un tema
delicato come la sanità". "Noi ci siamo candidati per governare
cinque anni. Ne abbiamo appena passato un insieme difficile, ma
siamo insieme per governare e risolvere i problemi dei sardi -
conclude -. Non è uno strappo, non è una crisi, è una diversa
dialettica su un problema complesso come la sanità".
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