"L'istruttoria che ha portato al
commissariamento delle aziende sanitarie risulta imperfetta
sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di
costituire un rallentamento e un ostacolo all'attuazione della
legge regionale 8/2025, anziché favorire il dispiegamento degli
auspicati benefici effetti nei confronti della Sanità in
Sardegna e, conseguentemente, della salute delle cittadine e dei
cittadini". Lo scrive in una nota il Partito democratico che per
evitare "ogni azione dilatoria, ovvero ostruzionistica", ha
pertanto limitato l'espressione del proprio dissenso alla
"mancata partecipazione alle scelte e alla conseguente sanzione
formale di esse, tradottasi nella mancata partecipazione della
propria delegazione alla riunione di Giunta appositamente
convocata in data 27 aprile 2025".
"Si apre ora una nuova fase della Sanità sarda, durante la
quale, in attesa della cessazione dei commissariamenti, va
adeguatamente predisposta una completa ed efficace
riorganizzazione della sanità sarda - spiegano i dem nella nota
firmata anche dal segretario e presidente del Consiglio
regionale, Piero Comandini oltre che dai tre assessori e
dall'intero gruppo consiliare - A questa fase il Partito
democratico intende dare, il proprio contributo, consapevole che
il popolo sardo giudicherà l'intera Legislatura sulla base dei
risultati che saranno conseguiti in materia di salute, e che il
primo dovere delle Istituzioni democratiche è quello di servire
con competenza e lealtà l'interesse pubblico e di conseguire il
bene comune".
Secondo il Pd, "le problematiche della sanità non possono
limitarsi a una sostituzione dei direttori generali con dei
commissari temporanei: serve la riorganizzazione del sistema
territoriale anche con i medici di base, la revisione del
sistema della formazione delle risorse umane e della funzione
delle AOU, la ridiscussione del sistema di finanziamento delle
ASL su base capitaria per evitare impropri spostamenti di
bilancio, la selezione dei Direttori generali su base
professionale, attraverso una commissione di alto profilo,
l'impostazione di un nuovo modello di integrazione
dell'assistenza sociale e sanitaria considerando l'aumento degli
anziani non autosufficienti nei prossimi anni, in modo da
garantire la tenuta economica e sociale di tutto il sistema,
nell'interesse di tutta la Sardegna e con il coinvolgimento di
maggioranza e opposizione per costruire su basi condivise il
futuro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA