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In evidenza
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Temi caldi
In collaborazione con Università degli Studi di Cagliari
(di Manuel Scordo)
Mettere a punto un sistema di
preallerta inondazione per le zone costiere e gestire in maniera
sostenibile le spiagge nel corso di tutto l'anno per mitigare
l'erosione. Sono i focus su cui si concentra la conferenza "Il
sistema di allertamento precoce dell'impatto delle mareggiate
per la tutela e la gestione delle spiagge della Sardegna"
organizzata dall'Università di Cagliari al Molo Ichnusa del
capoluogo sardo. Una giornata di confronto tra gli esperti per
presentare i risultati raggiunti e illustrare le attività in
corso dal Progetto Neptune3, (Natural Erosion Prevision Through
Use of Numerical Erwironmeng) promosso dall'Ateneo cagliaritano
in collaborazione con la società Sardegna Progetta, che ha
portato alla nascita del Medcoastlab: un centro di ricerca
innovativo dedicato allo studio dei processi costieri e alla
sperimentazione di strumenti avanzati per la loro gestione
sostenibile.
"Il Medcoastlab - hanno spiegato nel corso dell'incontro - fa
parte della rete di monitoraggio Oceans (Osservatorio Coste e
Ambiente Naturale Sottomarino) della Sardegna, impegnata nello
studio di temi e strategie di adattamento e mitigazione al
cambiamento climatico nell'ottica della sostenibiltà ambientale,
anche attraverso la sperimentazione di buone pratiche gestionali
per la conservazione delle coste e dei fondali marini". Il
Medicostlab svolge attività di studio e di predizione dei
processi di erosione. "Facciamo analisi delle criticità e
dell'impatto che producono sull'ambiente - ha spiegato il
professor Sandro DeMuro dell'Università di Cagliari coordinatore
scientifico del progetto Neptune 3 e del Medcoastlab -
analizziamo chi e cosa minaccia l'ambiente: purtroppo, questo è
l'uomo. Diamo delle soluzioni sia in termini di buone pratiche,
sia in termini di preallerta per le inondanzioni. Cagliari è
capofila, sede del progetto di ricerca che vede coinvolte le
l'Università di Auckland con il professor Giovanni Coco e
l'Università di Ferrara con il professor Paolo Ciavola (entrambi
tra i relatori, ndr)".
Secondo il professore DeMuro la parola chiave è
sostenibilità: "È importante sfruttare le risorse
proporzionalmente con la capacità delle risorse stesse di
rigenerarsi o di essere mantenute per le generazioni che
verranno - ha detto -. Servono grande impegno verso la
sostenibilità, alta formazione, divulgazione e soprattutto
ricerca applicata". Dello stesso avviso il rettore Francesco
Mola: "Bisogna puntarci molto e avere grande attenzione - ha
detto - appena si abbassa la guardia si perdono anni, è sempre
dietro l'angolo il rischio di ritornare al passato".
In collaborazione con Università degli Studi di Cagliari
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