"Sono contento di sentire questo
calore, altrove non è stato lo stesso". Lo ha detto il regista
Matteo Garrone nella sala De Seta ai Cantieri Culturali alla
Zisa che dal 15 ottobre e sino ad oggi hanno ospitato per la
prima volta in Sicilia le Giornate del Cinema per la Scuola. Il
regista di "Io capitano" al termine della proiezione ha
dialogato con centinaia di docenti da ogni parte d'Italia
presenti in sala. "Quando ho scelto di raccontare questa storia,
ho creato immediatamente un legame di empatia con Seydou - ha
raccontato il regista - perché è impossibile non sentirsi dentro
gli occhi del protagonista, un personaggio talmente puro che
vivi le emozioni del viaggio dal Senegal insieme a lui". Il suo
pensiero è andato ai tanti giovani che fuggono dall'Africa per
raggiungere tra rischi e pericoli l'Europa. "Credo sia
importante che gli studenti sappiano e vedano che si muore in
mare, si muore in Libia per le torture, si muore nel deserto.
Dietro i numeri che ci ripetono da anni, ci sono persone come i
nostri ragazzi".
"Chi vedrà questo film non potrà più dire di non sapere ciò
che avviene in Africa e nel Mediterraneo" ha detto Giusto
Catania, Dirigente dell'Istituto Comprensivo 'Giuliana Saladino'
di Palermo promotore dell'iniziativa.
"I film ci riabituano alle emozioni. Faremo in modo che siano
sempre più docenti che portano il cinema tra i banchi di scuola,
soprattutto dove ci sono ragazzi che non sono mai entrati in una
sala di proiezione - ha sottolineato il direttore generale
dell'Ufficio scolastico Regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro
che ha collaborato alle Giornate del Cinema promosse dal
Ministero dell'Istruzione e del Merito e dal Ministero della
Cultura nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la
Scuola.
"Per il Ministero della Cultura - ha detto Bruno
Zambardino, della direzione generale Cinema e Audiovisivo del
Ministero - è motivo d'orgoglio sostenere film come 'Io
capitano'. Con il Piano nazionale da quattro anni costruiamo
momenti di confronto e di raccordo tra il mondo del cinema e del
linguaggio e il mondo della scuola".
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