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Salute: diete ricche causa di malattie per l'aristocrazia

Salute

Salute: diete ricche causa di malattie per l'aristocrazia

Studio multidisciplinare su principe Carlo Aragona Tagliavia

PALERMO, 25 novembre 2021, 15:26

Redazione ANSA

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Stili di vita agiati erano spesso causa di varie patologie. L'influenza di diete troppo ricche sulla salute di esponenti dell'aristocrazia è uno degli aspetti che saranno approfonditi da uno studio sui resti del principe Carlo Aragona Tagliavia, un importante personaggio storico vissuto nel XVI secolo. Sulla sua figura e sul suo ruolo politico e militare si parlerà domani a Castelvetrano (Tp). In questa occasione sarà presentato anche il progetto di un'indagine scientifica che sui corpi di Aragona Tagliava e di due suoi familiari contenuti in un sarcofago monumentale sarà condotto dal paleopatologo Gino Fornaciari dell'Università di Pisa assieme alla storica della medicina Valentina Giuffra e con la collaborazione di Dario Piombino-Mascali, antropologo dell'Università di Vilnius ispettore onorario per il patrimonio mummificato della Sicilia.
    Si tratta di uno studio multidisciplinare che permetterà di valutare il profilo biologico del principe e dei suoi familiari.
    Ne metterà in evidenza anche le possibili malattie sofferte in vita, che hanno lasciato traccia sullo scheletro. Le indagini isotopiche metteranno in evidenza la tipologia di dieta mentre lo studio del Dna potrà svelarne le relazioni parentali e scoprire eventuali infezioni non tracciabili sullo scheletro.
    Tutto ciò getterà luce sulla vita della nobiltà siciliana nella prima età moderna. Altri studi hanno rivelato che proprio gli stili alimentari delle classi agiate hanno causato patologie come gotta, malattia di Forestier (turbe del metabolismo), aterosclerosi e tumori.
    Lo stesso gruppo guidato da Fornaciari ha già compiuto ricerche analoghe sugli Aragonesi di Napoli e sui Medici di Firenze riscontrando la presenza di patologie legate a stili alimentari e di vita molto abbienti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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