La bellezza dell'arte come
strumento per preservare la mente e accompagnare i pazienti
geriatrici con forme di demenza in un percorso di recupero della
memoria. È l'obiettivo del progetto "La bellezza che ci
appartiene", rivolto ai pazienti affetti da demenza e alle loro
famiglie, frutto di un accordo sottoscritto tra azienda
policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo e l'assessorato
regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
attraverso la Galleria regionale della Sicilia di Palazzo
Abatellis, diretta da Evelina De Castro. Dal 20 settembre,
infatti, ogni due settimane un gruppo di 16 pazienti, con il
loro 'caregiver', in cura nell'ambulatorio di psicologia clinica
seguito da Flora Inzerillo, effettuerà visite guidate di
arteterapia all'interno del Museo di Palazzo Abatellis. "Si
tratta di una terapia non farmacologica per i pazienti
geriatrici con conclamato disturbo di memoria e dell'umore, da
realizzare attraverso "percorsi di bellezza museale per il
recupero della memoria autobiografica dei pazienti con demenze",
si legge in una nota dell'azienda policlinico di Palermo.
L'iniziativa è rivolta a due diverse tipologie di pazienti
selezionati dal centro: quelli con demenza conclamata
media/grave e quelli che vivono un declino in fase iniziale.
L'ambulatorio di psicologia, cui il progetto fa capo, fa parte
del Centro demenze e declino cognitivo del Policlinico,
responsabile Laura Vernuccio, nell'ambito dell'unità di
geriatria, diretta da Mario Barbagallo. Il progetto prevede 6
percorsi guidati: paesaggio interiore, ritratti familiari,
auto-ritratto, il corpo, la vita quotidiana: oggetti e immagini,
lo spazio urbano. "Un percorso - aggiunge l'azienda - che mira
ad attivare il recupero di brani di memoria autobiografica
cercando di incidere sui centri emozionali del cervello. Gli
obiettivi attesi sono diversi: intanto, la possibilità di
ri-orientare il paziente attraverso sollecitazioni riferite al
tempo e allo spazio stimolando la memoria a ripercorrere la
storia personale o eventi significativi della propria vita.
L'esperienza è anche un'opportunità per favorire la
partecipazione, stimolare la conversazione e facilitare il
confronto. Ogni visita sarà seguita da un
laboratorio-esperienziale che si svolgerà all'interno del Museo
e sarà condotto da esperti museali e psicologi.
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