All'Inpgi, l'Istituto nazionale di
previdenza della professione giornalistica, che dal luglio del
2022 assicura soltanto la parte autonoma della categoria, "sono
attualmente assicurati oltre 47.000" lavoratori, 27.143 uomini e
20.273 donne", i cui dati reddituali, relativi all'anno 2023,
"evidenziano un numero di contribuenti correnti pari a circa
26.000", le cui medie delle entrate dichiarate alla Cassa
pensionistica privata sono di 11.464 euro per quanti svolgono
l'attività in forma di collaborazione coordinata e continuativa
e 16.454 euro per chi esercita in modalità libero-professionale.
A dichiararlo è il presidente dello stesso Ente, Roberto Ginex,
ascoltato questa mattina, insieme al direttore generale Mimma
Iorio, dalla Commissione parlamentare per il controllo sulle
gestioni previdenziali. Il gettito contributivo annuo, prosegue,
"si attesta su circa 70 milioni ed è alimentato principalmente
(per circa 47 milioni) dalla contribuzione per il finanziamento
delle prestazioni di Invalidità, la vecchiaia e i superstiti
(Ivs)". Obiettivo dell'Inpgi, sottolinea Iorio, è "il
mantenimento della sostenibilità" della Cassa, agendo, nel
contempo, con gli strumenti a disposizione (fra cui la
destinazione di quote del contributo integrativo sui montanti
degli associati, ndr), per favorire una sempre maggiore
adeguatezza dei trattamenti pensionistici della platea dei
giornalisti autonomi.
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