"Ho visto morire mio
figlio e mio nipote a venti metri da me". Con le lacrime agli
occhi Paolo Mazzoccu, 67 anni, padre di Francesco, e nonno di
Enrico, di appena 4 anni, ha ricostruito in tribunale a Tempio
Pausania gli ultimi istanti di vita dei suoi cari, morti
annegati, abbracciati l'uno all'altro, nella tragica alluvione
del 18 novembre 2013: 13 morti solo in Gallura, 19 in tutta la
Sardegna.
Per quei fatti sono sotto processo i sindaci di Olbia e
Arzachena, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, tre funzionari
comunali, Antonello Zanda, Gabriella Palermo e Giuseppe Budroni,
e un funzionario provinciale, Federico Ceruti Ferrarese. Tutti
sono accusati a vario titolo di omicidio colposo, disastro
ambientale e mancata attivazione delle procedure d'allarme.
Un dato comune a tutti i racconti: nessuno ha detto di aver
ricevuto chiare informazioni sulle procedure di auto protezione
da seguire in caso di alluvione.
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