Mattinata nella sede della
Regione in viale Trento, dopo la pausa pasquale, per la
presidente Alessandra Todde che si sta organizzando per essere
operativa immediatamente dopo l'insediamento previsto per
martedì prossimo in Consiglio regionale. Una settimana in cui
dovrà fare sintesi sulla nascente giunta e, come lei stessa ha
dichiarato nei giorni scorsi, dovrà mettere al posto giusto i
pezzi di un puzzle ordinato in base a competenze, rappresentanza
politica, genere e territorialità.
L'attesa al momento è per il Pd, che deve trovare la quadra
delle correnti interne e fornire definitivamente i nomi scelti
alla presidente. L'accordo è stato raggiunto la scorsa settimana
sui criteri, ma ora Todde non vorrebbe concedere più molto tempo
e, anzi, avrebbe lanciato l'ultimatum ai dem. Il partito guidato
da Piero Comandini punterebbe a quattro assessorati (Bilancio e
programmazione, Affari generali, Ambiente e Urbanistica ed Enti
locali) più la presidenza del Consiglio e la vice presidenza
della giunta all'assessore alla Programmazione (ormai quasi
certo Giuseppe Meloni). Nella trattativa potrebbe rinunciare a
una casella nell'esecutivo, ma non al ruolo di vice. Todde non
sarebbe d'accordo, da quanto filtra, ma non sarebbe un problema
di attribuzione della carica al Pd: non vorrebbe accorpare
all'assessorato del Bilancio, come è stato di prassi nelle
ultime giunte, anche la vice presidenza.
L'altro nodo resta la sanità. Da quanto si apprende da fonti
romane a Campo Marzio, i vertici del M5s, con lo stesso Giuseppe
Conte, vorrebbero prendersi in carico il fardello per segnare il
cambiamento e dare il passo su uno dei temi più urgenti e caldi
dell'Isola, ma sono consapevoli che serve un nome di spessore,
che metta insieme competenze tecniche e politiche.
Più certe sembrano essere le caselle che spettano agli altri:
Antonio Piu (Avs) ai Lavori pubblici, Franco Cuccureddu o Carla
Medau (Orizzonte Comune) al Turismo, Giovanni Dore (lista 'Uniti
per Todde') verso i Trasporti. Dubbio sui Progressisti tra
Industria e Agricoltura, come per l'Istruzione e il Lavoro, che
dovrebbe restare al M5s.
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