La piazza della penisola del laghetto di Villa Ada, a Roma, è intitolata da oggi a Nelson Mandela, 'presidente del Sudafrica - recita la nuova targa - attivista antiapartheid e uomo di pace'.
Nonché, dal 1982, cittadino onorario della Capitale.
A scoprirla questa mattina il sindaco
di Roma Roberto Gualtieri alla presenza dell'ambasciatrice del
Sudafrica Nosipho Nausca Jean Ngcaba. Con loro l'assessore alla
Cultura Miguel Gotor, la presidente del II Municipio Francesca
Del Bello e Vincenzo Curatola, storico attivista antirazzista e
presidente del 'Centro Benny Nato'.
"Per me è importante che avvenga in questa villa meravigliosa,
patrimonio della città tra i più pregiati, che sta tornando al
suo antico splendore - ha detto Del Bello - Mandela è una figura
universalmente conosciuta, la sua eredità più grande per il
genere umano è la lotta per l'autodeterminazione". "Vorrei - ha
detto poi Curatola - che in questo posto ci si ritrovi per
ricordare che è possibile vincere e rafforzare l'impegno contro
ogni forma di razzismo e per la pace". "È per me un grande
piacere essere qui stamattina per la nostra icona mondiale
Nelson Mandela - ha affermato poi l'ambasciatrice - Oggi in
Sudafrica celebriamo la Giornata del Patrimonio culturale e
ricordiamo le molte culture che formano la nostra popolazione.
Una occasione preziosa per costruire ponti di tolleranza e
comprensione tra persone di gruppi etnici diversi. La
liberazione dopo 27 anni di carcere di Mandela ha portato
speranza in Sudafrica e nel mondo. Mandela ha sollevato le
persone dalla loro insignificanza indipendentemente da razza e
sesso. La lotta contro apartheid e razzismo ha coinvolto tanti
anche qui a Roma, che in solidarietà si sono uniti perché il
razzismo è una minaccia non solo per il Sudafrica ma per il
mondo. Mandela ci ha insegnato a perdonare ma non a dimenticare.
Sono felice che questa piazza porti il suo nome per quello che
ha rappresentato per il Sudafrica e il mondo. Il Sudafrica vi
ricorderà". Mandela, per Gualtieri, è "patrimonio dell'umanità,
e punto di riferimento di tutti i democratici del mondo che
credono all'uguaglianza, contrastano le discriminazioni e
lottano per un mondo libero e solidale. C'è un rapporto speciale
tra Roma e Mandela: nell''82 fu proclamato cittadino romano,
mentre era in carcere e nel '90 venne a Roma a ritirare la sua
cittadinanza. Ci sentiamo legati alla sua figura - ha concluso -
ed è bello che questa piazza sia nel Municipio che ospita
l'ambasciata, a sancire l'amicizia tra Roma e Sudafrica. Roma ha
una ambizione universale e professa i valori dell'uguaglianza:
farlo nel segno di Mandela è la cosa migliore".
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