La Diocesi di Trento ha presentato
le "Linee guida per la tutela delle persone minorenni e
vulnerabili nelle attività pastorali". Il percorso che ha
portato alla definizione del documento, redatto dal Tavolo degli
Esperti del Servizio Tutela, ha preso avvio dall'esigenza di
declinare nella realtà trentina le "Linee guida" sul tema già
pubblicate dalla Cei nel 2019 e aggiornate nel 2023.
Le Linee diocesane - è stato spiegato - "offrono indicazioni
molto concrete sulle azioni da compiere o da evitare, in
particolare da parte degli adulti, per prevenire comportamenti
irrispettosi o abusanti nei confronti di minori o persone
vulnerabili, soprattutto nel corso delle attività pastorali".
Si va dalla stigmatizzazione di ogni tipo di abuso fisico,
psicologico e sessuale ad una più ampia cura dei comportamenti.
Ad esempio: rispettare la sfera di riservatezza e intimità,
evitare di parlare o comportarsi in modo offensivo,
inappropriato o sessualmente provocatorio, avere cura del
proprio comportamento (linguaggio, conversazioni, gesti,
sguardi, contatti corporei, modo in cui ci si presenta). Le
Linee, inoltre, propongono una riflessione più ampia sulla
necessità di offrire occasioni di relazioni positive e capaci di
nutrire umanamente e spiritualmente.
Al termine della presentazione, le Linee guida sono state
sottoscritte dall'arcivescovo Lauro Tisi, dal delegato dell'Area
Annuncio e Sacramenti don Mattia Vanzo, dal presidente
dell'Associazione Noi Trento Aps don Daniel Romagnuolo e da
Bruno Daves, Rettore del Collegio Arcivescovile.
I commenti
"Compiamo oggi - ha sottolineato l'arcivescovo Lauro Tisi -
un passo davvero importante per una Chiesa che intende sempre
più lavorare su di sé per prendersi autenticamente cura delle
persone, con atteggiamenti inclusivi, accoglienti e rispettosi
della dignità di ciascuno e con particolare attenzione ai minori
e alle persone vulnerabili". "Auspico - ha concluso Tisi - che
queste Linee programmatiche possano essere condivise nella
maniera più ampia possibile nei nostri ambienti ecclesiali sul
territorio, per costruire insieme comunità aperte e
responsabili".
"Si tratta di indicazioni - commenta don Alessandro Aste,
referente del Servizio Tutela Minori - tramite le quali vogliamo
far passare il valore dell'attenzione costante al benessere
della persona, tenendo presente sempre l'importanza del
coinvolgimento delle famiglie e dell'educazione al consenso
delle persone minorenni, aiutandole a stabilire e rispettare i
confini personali. Le Linee contengono anche indicazioni e
attenzioni molto pratiche, ad esempio per le attività di Grest o
di oratorio, non per ingessarle ma per renderle sicure in modo
tale che tutti, nessuno escluso, possano sentirsi perfettamente
accolti. Dove ci sono abusi o sopraffazioni, lì non può esserci
una vera esperienza di fede ecclesiale. Per questo è
fondamentale l'educazione e la prevenzione".
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