"Le esperienze degli ultimi anni
hanno mostrato che quando le donne sono presenti - in pochissimi
casi, perché i dati parlano di 13% di donne nei negoziati e di
un 6% mediatrici - guardano alle cause più profonde dei
conflitti. Non si guarda alla pace negativa, alla pace
immediata, ma alle questioni economiche e sociali. È chiaro che
un processo negoziale dura molto più a lungo, ma le soluzioni
negoziali durano anche molto più a lungo". Lo ha detto la
rappresentante speciale della Nato per donne, pace e sicurezza
Irene Fellin a Trento, a Palazzo Geremia, intervenendo in
occasione di un incontro organizzato dalla Scuola di studi
internazionali dell'Università di Trento.
"Purtroppo il discorso torna sempre alla politica, perché se
le donne non sono in politica non sono neanche nei negoziati",
ha commentato Fellin. Quando le donne sono state presenti nei
processi di pace, "abbiamo esempi in cui è funzionato molto
bene, come quello dell'Irlanda e della Colombia, in cui si sono
create delle commissioni femminili, in cui la società civile
viene rappresentata".
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