"Mi amo troppo per stare con
chiunque. Sara Campanella figlia di tutti noi". Un lenzuolo
bianco è stato srotolato in una palazzina nella piazza di
Misilmeri dove è stata allestita la camera ardente per la
giovane universitaria uccisa a Messina da un collega.
"E' un momento di dolore. Misilmeri piange - dice la
segretaria provinciale della Cisl di Palermo e Trapani Federica
Badami, originaria di Misilmeri -. Il nostro paese è distrutto.
C'è un silenzio assordante. Per strada la gente non ha nemmeno
la forza di parlare. Quando lo vedi in tv, pensi che non ti
possa mai capitare, ma quando succede a una comunità coesa come
quella di Misilmeri il dolore si avverte per le strade. La
scuola da sola non può educare gli studenti. Serve una rete con
le famiglie e con le istituzioni per educare gli uomini: se una
donna dice no, è no, anche se prima ha detto dieci sì".
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