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Donna uccisa in casa, il figlio ha dato l'allarme ai vicini

Donna uccisa in casa, il figlio ha dato l'allarme ai vicini

Procuratore Udine: 'Applicate tutte le tutele previste da legge'

UDINE, 18 aprile 2025, 19:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ha chiesto aiuto ai vicini di casa riferendo di un forte litigio tra i genitori e di aver visto il padre allontanarsi dall'abitazione con tracce di sangue addosso: è stato il figlio minorenne di Samia Bent Rejab Kedim, la donna di 46 anni uccisa a coltellate ieri a Udine dall'ex marito, Mohamed Naceur Saadi, 59 anni, a dare l'allarme. I vicini hanno poi allertato le forze dell'ordine. E' quanto è stato spiegato oggi a Udine, durante una conferenza stampa in Questura.
    La squadra mobile ha trovato la donna già priva di vita poco dopo le 11. "Sono stati applicati tutti gli strumenti di tutela previsti dalla legge. A volte, nonostante tutto, non si riescono a evitare queste tragedie", ha detto il procuratore di Udine, Massimo Lia.
    L'ex marito era stato condannato a 5 anni e 4 mesi per maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale aggravata sull'ex moglie e da febbraio 2025, dopo aver scontato un anno di carcere, era ai domiciliari a Monfalcone (Gorizia) con braccialetto elettronico destinato a chi si trova in detenzione domiciliare. Aveva il permesso di uscire due volte a settimana per esigenze personali - dalle 9 alle 11 - e in uno di quei frangenti ha raggiunto Udine, è entrato nell'appartamento della vittima uccidendola con diversi fendenti al volto e al corpo.
    L'uomo è poi fuggito con la macchina della donna, morendo in uno scontro con un camion cisterna a Basiliano. "Con qualunque misura, se una persona intende far del male e ha deciso di farlo, è molto difficile che qualunque strumento diverso dal carcere possa diventare ostacolo assoluto", ha aggiunto Lia.
    Il braccialetto elettronico che indossava Saadi "segnala l'allontanamento dal domicilio solo se avviene oltre il tempo autorizzato e solo in quel momento", alle 11, "si è attivato". Diverso, ha aggiunto Lia, è il dispositivo previsto per il divieto di avvicinamento, che monitora in tempo reale la distanza tra autore di reato e vittima.
   

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