E' stata eseguita questa
mattina, all'ospedale civile di Pordenone, dall'anatomopatologo
Antonello Cirnelli, e dai professori Pantaleo Greco (direttore
di Ginecologia e Ostetricia del Sant'Anna di Ferrara) e Marny
Fedrigo (specialista in Anatomia patologica dell'università di
Padova) l'autopsia sulla salma della bimba di 37 settimane morta
durante un travaglio difficoltoso.
La Procura della Repubblica ha incaricato i tre periti di
accertare se il decesso del feto sia avvenuto prima, durante o
dopo il travaglio e se il sospetto abuso di sostanze
cannabinoidi e benzodiazepine dalla parte della donna, mentre
era incinta, sia la possibile causa delle complicazioni che
hanno portato al decesso del feto. La donna, di 41 anni, è
accusata di omicidio colposo dopo che nelle analisi cui è stata
sottoposto subito dopo il ricovero in ospedale - vittima di una
significa emorragia - sono emerse importanti positività alle
sostanze illegali.
Secondo quanto si è appreso - sulla vicenda c'è il massimo
riserbo - considerato il feto prematuro (in un quadro di
gravidanza sempre stata a rischio) oggi ci si è concentrati
soprattutto sugli esami tossicologici, i cui esiti saranno
pronti non prima di 60 giorni. Saranno dirimenti per orientare
l'indagine.
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