Quali sono le "cose che fanno la felicità"? Non esiste una felicità che comprenda una vita intera. "La felicità esiste anche perché esiste il dolore. Non è mai uno stato permanente".
Così Walter Veltroni, politico di lungo corso, giornalista e regista, descrive Indizi di felicità, il suo ultimo film ricco di messaggi, che arriva dopo "Quando c'era Berlinguer" (2014) e "I bambini sanno" (2015). Prodotto da Sky Cinema in collaborazione con Palomar e distribuito da Nexo Digital, sarà in sala per tre giorni: il 22 l'anteprima in diretta via satellite nei cinema italiani - in collegamento dall'Anteo SpazioCinema di Milano alle 20.30 alla presenza del regista assieme a Ilaria d'Amico e Antonio Albanese che si confronteranno sul tema chiave della pellicola - e poi il 23 e 24 maggio.
In Indizi di felicità, attraverso le persone intervistate, vengono narrati "quei momenti unici nei quali si è sentita la pienezza delle possibilità della vita". L'interrogativo di base del docufilm è molto semplice, forse controcorrente: è giusto o ancora possibile cercare di essere felici in tempi così difficili e angoscianti come quelli che stiamo vivendo ultimamente? All'inizio del film, prima delle interviste ai singoli protagonisti, vengono non a caso, mostrate alcune immagini, montate insieme, di grande impatto e senza nessun commento, a partire dall'11 settembre fino agli anni recenti, compreso l'ultimo terremoto nel centro Italia, gli sbarchi di migranti, gli attacchi di Aleppo, quelli terroristici in Europa e non solo.
Poi via alle testimonianze: Veltroni non si perde in astratti concetti filosofici sulla felicità, ma raccoglie tantissime testimonianze di gente comune, ponendogli domande del tipo: "Qual è il suono più bello che hai ascoltato nella tua vita?" oppure "Il giorno che vorresti rivivere?" o semplicemente "Che cos'è per te la felicità?", generando commozione e sorrisi.
Dalla coppia di ex hippie cinquantenni vegetariani, ma che vendono salumi in una piccola bottega a gestione familiare, che ricorda il primo bacio ma anche la nascita di un figlio con gravi problemi neurologici, vissuto 10 anni anche grazie alla solidarietà di tanti amici che hanno aiutato la coppia a stimolare il bambino ed accudirlo, al sopravvissuto alla Shoah che oggi è contento di poter lasciare la sua testimonianza alle nuove generazioni, al trentenne sano che ha messo su una scuola di surf: ha abbandonato il lavoro in un'azienda dove aveva un contratto e si occupava di moda. Ha capito che non era la sua strada e quando ha iniziato ad avere attacchi di panico ha deciso di tornare alla sua passione, il mare e cavalcare le onde. Ecco la storia di una donna dal viso dolcissimo, il suo ricordo più bello è una stazione, perché è in quel luogo che vide, da bambina vestita a festa, per la prima volta suo padre tornare a casa dopo essere stato prigioniero. E ancora troviamo un super tifoso della Sampdoria con tanto di maglia della sua squadra del cuore, peccato che ora segue di meno la squadra del cuore per gli impegni in seminario, si perchè sta per diventare prete. Tra le testimonianze anche quella di Guido Tonelli uno dei protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs, che con semplicità racconta i segreti dell'universo e della particella di Dio.
Indizi di felicità possono essere un incontro importante, l'arrivo di una notizia a lungo attesa o un momento di crisi profonda. Perché, anche quando non ce lo si aspetta, la felicità esiste, non è un miraggio, ma una concreta esperienza, vissuta e possibile.
La luna piena, brano tratto dall'album Il codice della bellezza di Samuel e firmato dallo stesso Samuel con Lorenzo Jovanotti Cherubini, è stato scelto da Walter Veltroni per accompagnare il film.
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