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Le tre Grazie di Hodges, mito d'amore

Le tre Grazie di Hodges, mito d'amore

Primo progetto italiano, tra 32 opere, video e monografie

ROMA, 10 giugno 2014, 18:25

Daniela Giammusso

ANSACheck

'Le Tre Grazie ' di Thomas Hodges - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Le Tre Grazie ' di Thomas Hodges - RIPRODUZIONE RISERVATA
'Le Tre Grazie ' di Thomas Hodges - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Aglaia, lo splendore. Eufrosine, la gioia. Talia, la prosperità. Nessuno mai, né Botticelli, né Raffello, Canova, Thorvaldsen o Rubens, aveva mai osato ritrarle così. Fortemente sensuali e insieme eteree, classiche ma contemporanee, colte nell'attimo prima di quando, forse, tutto accadrà. Esattamente come è la cifra di Thomas Hodges, star inglese della fotografia, anzi, come preferisce definirsi, "artista che lavora con la macchina fotografica", fondatore del movimento dell'Imaginismo, londinese di nascita, francese e malesiano di formazione, acclamato da Tokyo a New York, che per la prima volta ha scelto l'Italia per ambientare e lanciare un suo progetto, 'Le tre Grazie', appunto, dedicato al mito classico delle figlie di Zeus.

"Erano almeno tre anni che avevo questa idea in testa, ma solo qui potevo ambientarla", spiega lui presentando il lavoro in un perfetto italiano imparato da autodidatta. Se il nostro paese ancora non lo osanna come accade, ad esempio, in Germania, Hodges al contrario ha comprato qui, a Cisternino, in Puglia, una delle sue tre case (le altre, a Parigi e Saragoza) e a Verona ha fatto nascere suo figlio. "Per essere veramente apprezzati in un paese - dice - devi entrarci dentro e questo lavoro è un primo passo". Prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re e realizzato a gennaio nelle sale del cinquecentesco Palazzo Ferrajoli a Roma, 'Le tre Grazie' è un racconto per immagini del mito classico affidato ai tratti orientali, caucasici e afro-americani di tre modelle come Chu Chiao Wang, Kelly Palacios e Rosa Valerio.

Ne è una nata una collezione di 32 opere d'arte fotografiche, dove Hodges ha impresso il suo concetto di bellezza, età, arte. Ma anche il messaggio della necessità di un amore multirazziale, di armonia e pace nel mondo. Un vero storyboard fatto di luce naturale e artificiale (mai 'da studio'), con la bellezza femminile svelata in tutta la sua nuda sensualità e scatti unici che sono a tutti gli effetti "creazioni al pari di un dipinto", in dimensioni spesso oltre il metro e anche una stupefacente versione moderna di affresco per soffitto. Le opere sono destinate a fortunati collezionisti, ma prima faranno il giro del mondo, in exhibition a novembre a Vienna, poi a Milano o Roma e si parla anche della Korea e New York.

Dallo shooting de 'Le tre Grazie' sono nate però anche due monografie in edizione limitata (una sarà pubblicata dalla prestigiosa galleria Vevais, specializzata in edizioni d'arte che superano anche il metro di grandezza e, spesso, i 4 mila euro di prezzo), più un video backstage e un video d'arte di 37 minuti, girato in presa diretta dallo stesso artista, con le musiche di Nicky Bendix e Dave Henessey (il produttore degli U2 e David Bowie).

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