Le foto degli incontri con amici scrittori, pittori, poeti, attori, politici e registi, da Alberto Moravia e Ugo Tognazzi a Valentino Zeichen e Marco Bellocchio, da Giorgio Napolitano e Nanni Moretti a Claudia Cardinale e Monica Vitti; le immagini scattate in prova o tra le quinte a grandi ballerini, come Carla Fracci e Rudolf Nureyev; e ancora, la testimonianza di spettacoli avanguardisti come Pirandello chi? di Memè Perlini e perfino di episodi curiosi, come la presenza di John Lennon alla "First International Feminist Planning Conference", manifestazione americana rigorosamente separatista, alla quale Yoko Ono riuscì a farlo partecipare in qualità di "video maker". C'è tutto un mondo ormai scomparso, ma ancora indelebile nella memoria collettiva, negli scatti di Agnese De Donato, giornalista e fotoreporter, femminista e scrittrice, scomparsa a Roma lo scorso 5 marzo, che sono stati raccolti nella mostra "Anni Settanta: io c'ero", dal 25 maggio al 30 giugno nelle sale della galleria De Crescenzo e Viesti di Roma. Scelte personalmente dall'autrice con la collaborazione della curatrice della mostra, Greta Boldorini, le immagini sono tutte stampe d'epoca e stampe d'autore che documentano la grande capacità della De Donato di cogliere, con lo sguardo attento della testimone e la sensibilità di un'artista, i fermenti culturali, le battaglie e le ribellioni di una stagione irripetibile come gli anni '70.
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