Dalla Biblioteca centrale
dell'esercito a Roma, custode anche di una Divina Commedia del
1529, alla scuola militare Nunziatella di Napoli, un tempo Real
Accademia di Ferdinando IV di Borbone. E poi l'inaccessibile
Arsenale di Venezia, tra tesori del Doge e reperti della Seconda
guerra mondiale, l'Istituto di scienze militari aeronautiche di
Firenze o il Forte di San Giuliano a Genova. È con un grande
omaggio al centenario della traslazione del Milite Ignoto e
l'apertura eccezionale di 42 beni delle Forze Armate che tornano
le Giornate Fai d'Autunno, decima edizione della grande festa di
bellezza, patrimonio e cultura del Fondo Ambiente Italiano e
cuore della Campagna ricordiamoci di salvare l'Italia, in
programma il 16 e 17/10. Un'edizione, racconta il presidente del
Fai Andrea Carandini, dedicata agli "eroi" e che "ci riporta una
dimensione della vita che per fortuna da quasi otto decenni
ignoriamo, anche se io ho ancora nelle orecchie di bambino il
deflagrare delle bombe su Roma. Eppure, l'Italia senza le guerre
non sarebbe nata". A raccontarlo, aggiunge il ministro della
Difesa Lorenzo Guerini, una galleria di "siti di particolare
pregio storico culturale, rappresentativi dei valori e delle
memorie del mondo militare. Memorie - dice - che stiamo
rivivendo con grande intensità quest'anno in cui ricorre il
centenario del Milite Ignoto, uno dei simboli più puri e ancora
moderni su cui poggia il nostro concetto di unità nazionale". Ma
non solo Forze armate. Intitolate allo storico direttore
generale del Fai Angelo Maramai (1961-2021), le Giornate
d'autunno spalancheranno porte e cancelli di oltre 600 luoghi in
300 città, da bellezze artistiche senza tempo come il Casino del
Bel Respiro a Roma a percorsi ad alto impatto emotivo nei
territori devastati dagli incendi la scorsa estate a Santu
Lussurgiu (OR) e Platania (CZ). Obbiettivo della raccolta fondi,
il recupero del Monte Fontana Secca.
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