Dal prossimo 22 marzo Lisbona avrà
un nuovo museo, il MACAM: Museo di arte contemporanea Armando
Martins, dal nome del collezionista che ha ideato e creato
questo spazio per accogliere la sua collezione di oltre 600
opere d'arte di autori portoghesi e stranieri.
Nel quartiere di Alcântara, a due passi dal fiume Tago,
all'interno del Palazzo dei conti di Ribeira Grande, edificio
del XVIII secolo interamente restaurato dopo che, fino a pochi
anni fa, aveva ospitato un liceo, il MACAM dispone di un totale
di 13.000 metri quadrati, di cui 2.000 metri quadrati di spazio
espositivo. Il resto sarà un hotel di charme, al momento ancora
in fase di restauro, con 64 camere che a loro volta ospiteranno
alcune delle opere del MACAM. "Ma non è un hotel con museo",
sottolinea Armando Martins, "piuttosto un museo con hotel", dove
l'attività alberghiera servirà "si spera" a rendere sempre
sostenibile il sogno dell'arte. Uno dei piatti forti del MACAM è
la collezione di artisti portoghesi del '900, dai primi
modernisti come Almada Negreiros e Amadeo de Souza-Cardoso fino
alle generazioni più recenti dei vari Júlio Pomar e Paula Rego
(scomparsi di recente).
Le opere presenti (al momento circa un terzo dell'intera
collezione) sono disposte in quattro gallerie, due per le mostre
permanenti e due per le esposizioni temporanee. In occasione
dell'apertura la direttrice del museo, Adelaide Ginga, ha curato
due mostre dal titolo: "Antropocene, in cerca del nuovo umano",
una ricognizione artistica sull'impatto dell'attività umana sul
pianeta, e "Guerra: realtà, mito e finzione", sul tema sempre
tristemente attuale dei conflitti armati.
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