Riapre il 22 marzo al pubblico il
Parco Coronini Cronberg, oasi storica nel cuore di Gorizia,
realizzata a fine '800 sotto la guida del conte Alfredo
Coronini. Il parco, che si sviluppa su una superficie di cinque
ettari con diversi livelli altimetrici, è stato sottoposto a una
serie di interventi di restauro e riqualificazione, finanziati
con un contributo di 1,7 milioni ottenuto tramite partecipazione
a un bando Pnrr.
Nell'area il verde si alterna a sculture, scalinate,
terrazze, pergolati, fontane e specchi d'acqua: un insieme
ispirato a quello che Massimiliano d'Asburgo aveva creato nella
sua residenza di Miramare. Il progetto e i lavori - informa la
Fondazione Coronini Cronberg - hanno consentito di recuperare le
originarie caratteristiche del giardino mediterraneo e
paesaggistico. Allo stesso tempo si è provveduto al restauro di
sentieri, manufatti architettonici, scarpate e muri di
contenimento e all'implementazione di sentieri illuminazione e
segnaletica. Previsti nuovi strumenti e percorsi interattivi.
"Questa villa e questo parco non sono solo dei beni
culturali, ma luoghi che incarnano un legame profondo con la
storia. Ogni intervento di valorizzazione è un investimento per
le future generazioni, perché conservare significa tramandare",
ha detto il presidente della Fondazione e sindaco di Gorizia,
Rodolfo Ziberna.
"Una volta che si spegneranno le luci della Capitale europea
della cultura, qualcosa rimarrà. Ecco, questo parco come
testimonianza dell'intera storia di Gorizia", ha affermato
l'assessore regionale al Demanio, Sebastiano Callari. "Non si
tratta soltanto di restituire un polmone verde alla città ma
soprattutto di restituire un luogo di cultura. Un luogo che ha
rappresentato e continuerà a rappresentare lo spirito profondo
di Gorizia".
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