Non è semplicemente una mostra ma
un vero proprio viaggio il progetto con cui la fondazione
Giancarlo Sangregorio ha voluto celebrare lo scultore milanese a
cento anni dalla morte. Un viaggio che si può percorrere, fra i
luoghi dove ha vissuto e dove si trovano le sue opere,
attraverso l'app gratuita fsg-app.
D'altronde Sangregorio pensava che l'arte dovesse comunicare
con la natura e con l'uomo e l'app, disponibile dal 16 aprile,
con i suoi contenuti interattivi aiuta a vedere e tessere queste
connessioni.
Patrocinato dal Comune di Milano e da Regione Lombardia con
il sostegno di fondazione Cariplo, il progetto, ideato e curato
da Lorella Giudici e Francesca Marcellini, coinvolge diverse
istituzioni dalla Pinacoteca di Brera e Palazzo Citterio alle
Gallerie d'Italia, dalla Permanente all'università dell'Insubria
passando per il Ma*ga e il Musec.
Cuore del viaggio è la sede della fondazione Sangregorio a
Sesto Calende, sul lago Maggiore nel Varesotto, dove sono
organizzate visite guidate nella casa museo e dove in estate si
svolgerà una mostra sul legame fra lo scultore e gli artisti
della sua collezione come Enrico Baj, Lucio Fontana, Mimmo
Rotella, Emilio Scanavino e molti altri. Il percorso a Milano
include spazi pubblici come via Clerici dove si trova la
scultura 'Itinerario nel vuoto', di cui per l'occasione è in
mostra alle Gallerie d'Italia lo studio preparatorio, mentre a
Palazzo Citterio è temporaneamente esposto 'Genesi di una
stirpe' del 1959, uno dei suoi primi bronzi ad affrontare il
tema del vuoto. Altre opere sono esposte sulla balconata della
pinacoteca di Brera, alla Permanente e persino al museo
dell'Alfa di Arese, che ospita un trofeo da lui realizzato. Al
MUSEC - Museo delle Culture di Lugano è documentata l'attività
di Sangregorio come cultore e collezionista di arte etnografica
due maschere rarissime di arte oceanica della sua collezione e
una sua opera ispirata al tema del primitivismo dal titolo
Figure-archetipi (1986 - 1987). L'itinerario corre lungo il lago
Maggiore con un percorso iconografico di quindici pannelli
disloccati a Sesto Calende, dove si svolgerà anche una mostra
fotografica sul sodalizio fra di lui e il fotografo Gian
Barbieri. Altre tappe sono nei comuni di Arona, Taino, Ispra,
Angera, Somma Lombardo, Cunardo Cocquio Trevisago, Varese, al
Castello di Masnago e alla valle Vigezzo, dove a Druogno
all'esterno dell'oratorio settecentesco di San Giulio si può
scoprire un nucleo di opere denominato dallo stesso artista
'Giardino di Montagna'. Il progetto di valorizzazione
'Giancarlo Sangregorio 100 anni (1925-2025) La pietra il legno
i luoghi Un viaggio tra le opere e i luoghi dello scultore' è
arricchito da di un catalogo ragionato edito da Skira con oltre
mille opere rappresentate, a cura di Elena Pontiggia e con una
ricostruzione biografica curata da Lorella Giudici.
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