Il volto dell'uomo della Sindone è
stato la fonte d'ispirazione per innumerevoli opere d'arte di
epoche diverse, dai primi secoli dopo Cristo al Ventesimo
secolo, realizzate in luoghi anche molto lontani tra di loro,
dall'Europa al Medio Oriente e fino al Sudamerica. A rivelarlo è
la mostra "volti nel Volto", curata dalla Fondazione Carlo
Acutis e allestita nella Tenda di Avvolti dal 28 aprile al 5
maggio. Un filmato proiettato sulle tre pareti della sala
espositiva, nella sezione centrale della Tenda, mostra l'esito
di un lavoro di ricerca e sperimentazione condotto con l'ausilio
di tecnologie digitali che hanno permesso di confrontare,
sovrapponendole, le immagini di cento dipinti del volto di Gesù
e, accelerando la proiezione delle singole immagini, i tratti
somatici, i lineamenti dei visi si allineano e i cento volti di
Gesù diventano uno solo, quello impresso sul Telo di lino
custodito nella cattedrale di San Giovanni Battista, a Torino.
"Realizzato in collaborazione con l'Accademia Albertina di
Belle Arti, il filmato - spiegano dalla Fondazione Carlo Acutis
- conduce in un viaggio affascinante, svelando un invisibile
filo conduttore che lega il celebre dipinto di Kazimirowski a
opere attribuite a Metsys, Leonardo, Bernini, fino a risalire
alle antiche immagini custodite nelle catacombe".
"Il volto di Gesù di Nazareth - viene sottolineato - è,
forse, il più raffigurato nella storia dell'arte. Eppure, dietro
la varietà stilistica che ha guidato la mano di innumerevoli
artisti nei secoli, emergono elementi iconografici costanti,
tratti distintivi che, attraversando epoche e culture, si
ripropongono invariati nel tempo. Il filmato - concludono dalla
Fondazione Carlo Acutis - mette in luce come determinate
proporzioni e caratteristiche fisionomiche si ripetano con
sorprendente coerenza sin dai primi secoli del cristianesimo
fino alla contemporaneità, anche nella grande tradizione
occidentale. Una sorprendente continuità iconografica che
ritroviamo anche nelle opere di quegli artisti che, nel ritrarre
il Volto di Gesù, si ispirano direttamente all'immagine della
Sindone, ponendo il Sacro Lino in forte collegamento con un
codice visivo che attraversa i millenni".
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