Una Desirè truccatrice per il cinema,
con un cuore grande così e con quella cadenza romana sempre
perfetta in ogni situazione in quanto a sintesi. È l'ansiosa e
spontanea Micaela Ramazzotti in azione in Felicità, film
d'esordio alla regia dell'attrice che passa in concorso ad
Orizzonti Extra all'Ottantesima edizione della Mostra del Cinema
di Venezia per poi arrivare nelle sale dal 21 settembre con 01.
E va detto che la Ramazzotti si è disegnata addosso un
personaggio perfetto per lei, una donna che pur venendo da "una
famiglia storta, di genitori egoisti e manipolatori, un mostro a
due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli",
così viene definito nella sinossi il nucleo familiare composto
dai rumorosi e volgari genitori, interpretati da un esuberante
Max Tortora e da Anna Galiena, a cui si aggiunge il fragile
fratello Claudio (Matteo Olivetti) vera vittima di questa
famiglia. Desirè è infatti la sola che può salvarlo, e aprirlo
anche solo un po' a quella felicità che merita. Al suo fianco si
ritrova il regista suo compagno (Sergio Rubini), intellettuale
di sinistra, di cui lei è totalmente invaghita e che la stimola
e la guida nella sua battaglia mettendola in guardia: "tuo padre
ha messo in mano i figli agli strozzini" le dice a un certo
punto nel trailer. Dalle immagini si capisce che in Felicità c'è
un po' di comicità amara, ovvero risate e situazioni
drammatiche. Nel cast del film, prodotto da Lotus Production con
Rai Cinema, anche Beatrice Vendramin. Alla fotografia troviamo
invece Luca Bigazzi, alla scenografia Paolo Sansoni, ai costumi
Catia Dottori e al montaggio Jacopo Quadri. Infine, il
produttore esecutivo del film è Enrico Venti. Ramazzotti, nella
sua carriera di attrice ha ottenuto numerosi premi, tra cui un
David di Donatello, quattro Nastri d'argento e due Ciak d'oro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA