Napoli lancia una nuova sfida alla
crisi delle sale cinematografiche con un luogo che ancora non
c'era: apre venerdi 16 maggio 'CasaCinema'. Saracinesche dipinte
da Jorit, due sale di proiezione (la blu da 90 posti e la rossa
da 65) e una 'camera d'Or' (riferimento a uno dei più celebri
premi cinematografici) da 50 posti, cocktail bar: la sede è
nell'antico Palazzo Girasole di Via Cisterna dell'Olio, alle
spalle di Piazza del Gesù, dove sono gli uffici di Mad
Entertainment a cui si deve il progetto ideato da Lorenza e
Carlo Stella affiancati dalla socia fondatrice e produttrice
Carolina Terzi. Il patron Luciano Stella ha riservato per sé la
programmazione, insieme a Alessandro Cardone. Il pluripremiato
animatore Alessandro Rak firma la mega illustrazione a parete e
la sigla. Il progetto architettonico è di Antonio Costa,
l'identità visiva, con la stellina- mascotte, è di Rosanna
Cianniello, Maria Luisa Firpo, Gabriella, Grizzuti.
Il cinema sarà sempre in lingua originale, spazio anche per i
Corti, Documentari, Animazione, Cinema Queer, Belli &
invisibili, Classici. CasaCinema nasce da una passione di
famiglia, quella degli Stella, distributori, esercenti,
produttori oggi affermati, dall'animazione alle serie. Nella
loro sede a pochi passi è passata la leggenda del cinema con
ciak immortali di due capolavori assoluti: L'oro di Napoli e
Matrimonio all'Italiana.
"Cascinema è una casa per il nuovo pubblico che si è
affacciato sulla scena negli anni post Covid - dicono Lorenza e
Carlo Stella, figli di Luciano che nel '94 riaprì il
Modernissimo rilanciando il centro storico e nipoti di Antonio -
Un pubblico che premia i film restaurati dalla Cineteca di
Bologna, le opere di Wim Wenders e di Hayao Miyazaki, i film
coreani e le cinematografie audaci più lontane dai nostri canoni
narrativi europei. Una casa dove promuovere un cinema culturale
assolutamente non minoritario né settario ma aperto a orizzonti
contemporanei come appunto gli Anime giapponesi".
Primi film in programmazione Nottefonda, L'isola degli
idealisti, Bird, I bambini di Gaza sulle onde della libertà,
Ritrovarsi a Tokyo, L'Albero. Masterclass, cinema, poesia,
letteratura, animazione, fotografia, disegno, scrittura,
progetti produttivi. Insomma, l'arte in tutte le sue forme. "Se
le multisale furono una risposta ad una crisi radicale, ora noi
- proseguono gli ideatori - pensiamo che ci sia spazio e
necessità di cinema urbani che siano centri culturali aperti,
attivi. Un luogo dove vedere cinema al cinema e bere cocktail
(ma anche i vini toscani prodotti di Sting e Trudie Styler,
ndr). Un luogo che ci auguriamo sia aperto, appassionato,
familiare. Attento al territorio e alle persone". A pochi mesi
dalla riapertura della multisala Metropolitan, un altro segnale
di ripresa per le sale napoletane.
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