E' morto oggi a Milano, all'età di
86 anni, Cesare Cavalleri, storico direttore di 'Studi
cattolici' e delle Edizioni Ares. Nato a Treviglio il 13
novembre 1936, era da tempo malato.
Cavalleri prese il timone del mensile 'Studi cattolici' nel
1966: è stata una direzione record durata ininterrottamente sino
a oggi, così come la collaborazione al quotidiano Avvenire, su
cui scrisse sin dal primo numero. Nei decenni chiamò alla
collaborazione con il mensile personaggi come Joseph Ratzinger,
Vittorio Messori, Maria Adelaide Raschini, Vittorio Pomilio,
Gianfranco Morra e Eugenio Corti. Tra i suoi autori prediletti
Dino Buzzati, Eliot e Quasimodo (di questi tre aveva
incorniciato gli autografi in ufficio), Ungaretti (che frequentò
nella casa del poeta all'Eur), Campana, Montale (di cui
difendeva il Diario postumo), Flaiano, Pound (cui dedicò una
collana Ares), Caproni (con cui avviò un intenso carteggio sulla
ricerca di Dio) e il premio Nobel Saint John Perse. Oltre alla
letteratura, Cavalleri amava la moda, il Liberty e la musica,
con una speciale predilezione per Maria Callas.
Nei suoi lunghi anni di direzione Cavalleri ha voluto che le
Edizioni Ares si distinguessero per la difesa della vita, dal
concepimento fino alla sua naturale conclusione. Nel 2004 fu
anche per questo insignito del Premio Internazionale al merito
della Cultura Cattolica. Cavalleri aveva preso congedo dai suoi
lettori nei giorni scorsi con una toccante lettera a Marco
Tarquinio, direttore di Avvenire.
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