VIRGINIE DESPENTES, CARO STRONZO
(FANDANGO LIBRI, PP 276, EURO 20,00)
Arriva in libreria per Fandango Libri il nuovo libro di
Virginie Despentes, Caro Stronzo, nella traduzione di Maurizia
Balmelli. Caso editoriale in Francia, in vetta alle classifiche
per due mesi, venduto in oltre 15 paesi, è un libro su #MeToo,
femminismo, dipendenze. L'autrice del romanzo- scandalo del 1993
Scopami, di cui nel 2000 ha co-diretto la versione
cinematografica, in Caro Stronzo ha dato vita a un romanzo
epistolare di rabbia, consolazione e accettazione, con una
galleria di ritratti di esseri umani condannati a fare i conti
come meglio possono con le loro ansie, le loro nevrosi, e le
loro dipendenze da conflitti di ogni tipo, i loro complessi, le
loro vergogne interiori e paure.
La corrispondenza fra Rebecca, un'attrice culto degli anni
Ottanta, e Oscar, uno scrittore di successo accusato di molestie
da parte di Zoe, giovane donna che infiamma la rete attraverso
il suo blog, vuole essere la testimonianza viva, a tratti
violenta, dello stato delle relazioni fra uomini e donne in
questo mondo ultracontemporaneo.
Oscar e Rebecca dialogano via mail in un'intimità che si
rafforzerà con l'arrivo del confinamento dovuto al Covid.
Immersi in un universo in cui Internet ha un profondo impatto
nei comportamenti e nelle vite delle persone, la loro relazione
intangibile produce un legame di mutuo sostegno per non ricadere
nella tentazione di tuffarsi di nuovo nel bar locale a bere o
giocare d'azzardo. La dipendenza, la sua celebrazione e le sue
estasi, la sua devastazione nel tempo sulla psiche e sul corpo,
si afferma come un tema centrale del romanzo ma, alla fine, la
Despentes riesce a restituire alla società un messaggio di
speranza.
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