(di Mauretta Capuano)
Il Pinocchio di Collodi illustrato
da Lorenzo Mattotti affascina Taiwan. Alla Taipei International
Book Exibition, che si concluderà il 9 febbraio, si può vedere
l'edizione taiwanese di Locus Publishing che il grande artista,
illustratore e fumettista è venuto a presentare nell'anno in cui
l'Italia è Ospite d'Onore della Fiera. "Ho fatto tante versioni
di Pinocchio. È come se fosse un laboratorio. La prima è del
'92, uscita per Rizzoli, ed è classica, con illustrazioni a
colori. Poi c'è quella dei Millenni Einaudi più per gli adulti
in cui ho aggiunto tanti disegni in bianco e nero. È seguita una
terza versione in Francia che riprende la versione di Einaudi.
L'ultima è quella di Bompiani in cui ci sono anche immagini del
cartone animato di Enzo D'Alò a cui ho lavorato. Questo
Pinocchio mi ha continuato a seguire per almeno venti anni. La
versione taiwanese è identica a quella Bompiani" racconta
all'ANSA Mattotti alla sua prima volta a Taiwan.
Artista poliedrico, tra i fondatori del collettivo Valvoline,
Mattotti ha un suo posto di rilievo anche in Oriente. Oltre a
Pinocchio, l'editore Rex How ha pubblicato la versione
illustrata della Divina Commedia di Dante Alighieri con le
immagini che Mattotti iha fatto per l'Inferno insieme ad alcuni
schizzi e Hansel & Gretel con le sue illustrazioni in bianco e
nero.Di recente è uscito a Taiwan anche Colors of you in cui
l'editore Rex How ha messo insieme due serie di disegni dedicate
all'amore. "Una è Nell'acqua, l'altra Le stanze. Sono due serie
quasi gemelle. In Le stanze troviamo una coppia di ragazzi in un
letto nel periodo dell'esplorazione dell'altro, nel momento
dell'innamoramento. C'è un erotismo ma tutto sottinteso.
Nell'acqua è molto più panteista, più aperta. Ci sono un uomo e
una donna nudi, nel mare, nel paesaggio, è come se fosse un
weekend di un grande amore che poi si dissolve. C'è anche il
rapporto con la natura. Spesso nei miei lavori prendo un tema e
poi faccio tutte le variazioni".
Ha qualche autore di riferimento asiatico? "Non tantissimi.
Forse una maniera di affrontare il disegno. Sono molto
affascinato dal disegno diretto, dal pennello, dal fatto di
improvvisare, di non fare schizzi, dalla gestualità. L'idea che
il disegno viene fuori dall'interno, in maniera naturale mi
interessa tantissimo. Si può disegnare in tanti modi, usando
tante parti del cervello e del cuore. Si può disegnare
progettando, organizzando ma anche guardandosi dentro come un
esercizio di concentrazione e meditazione. Spesso si dice sono
disegni automatici, il metodo usato dai surrealisti per cui non
devi pensare, ma quelli sono i disegnini che ti vengono quando
parli al telefono".
Cosa pensa del successo dei manga, dei fumetti e graphic novel?
Quello dei manga è un linguaggio, una idea di concepire il
fumetto completamente diversa rispetto all'Europa. Il fumetto ha
allargato il suo territorio enormemente dagli ultimi 20 anni.
Prima lo si considerava quasi un genere, noi ci siamo sempre
battuti perché fosse considerato un linguaggio che poteva
toccare tutti i temi e i soggetti possibili della narrazione e
lo ha conquistato questo spazio". Una cosa interessante, secondo
Mattotti è "che i ragazzini, come una volta era per la musica o
la scrittura, cominciano a sentire il bisogno di raccontare le
proprie esperienze con questo linguaggio. Incomincia adesso a
entrare in maniera naturale nei bambini la possibilità e l'idea
di poter raccontare le proprie storie in forma di fumetto".
Cose nuove da fare ce ne sono sempre tante per Mattotti che ora
sta lavorando per Sellerio alle copertine di una serie di dodici
titoli di Andrea Camilleri per il centenario della nascita.
"Camilleri mi ha prestato la voce per un personaggio del film
d'animazione 'La famosa invasione degli orsi in Sicilia'
presentato al Festival di Cannes 2019 nella selezione 'Un
certain regard'. È stato un miracolo, l'ultima cosa che ha
fatto. Ho sempre la sensazione di essere in debito con Andrea.
Le copertine piano piano le sto facendo. I primi titoli sono La
forma dell'acqua e La rivoluzione della luna. Non ci sarà più il
classico blu Sellerio, varieranno i colori di fondo con sempre
una immagine centrale. Ho buttato giù gli schizzi, ne uscirà una
al mese. Ho fatto anche il simbolino per il centenario che
utilizzerà anche la Fondazione Camilleri. Poi farò il nuovo
manifesto del Festival di Venezia che realizzo da sei anni"
racconta Mattotti, classe 1954, con la sua voce calma e sempre
il sorriso che alla Fiera del Libro di Taipei è atteso a più di
un incontro in cui parlerà anche del suo percorso artistico
esploso con Fuochi nel 1991. Nel 2024 ha realizzato
l'illustrazione guida per l'Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse
di Francoforte.
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