Giuseppe Cerasa è tornato tra i
banchi del liceo di Corleone per presentare "Sipario siciliano",
un libro che è un viaggio tra le pieghe della storia, tra le
luci e le ombre di una terra complessa e affascinante come la
Sicilia. Accanto a lui, due figure chiave di un'epoca
straordinaria - gli anni tra il Sessantotto e l'inizio dei
Settanta -: Giuseppe Savagnone, docente di filosofia e storia,
testimone diretto di quegli anni; Franco Accordino, compagno di
scuola e amico di sempre, poi ai vertici della squadra mobile di
Palermo, protagonista in prima linea della lotta alla mafia
durante gli anni più drammatici per Palermo e la Sicilia.
Insieme a loro anche il sindaco di Corleone, Walter Ra -
anch'egli ex alunno del liceo - e la dirigente dell'Istituto,
Elisa Inglima.
L'evento è stato introdotto da un messaggio del ministro
dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha sottolineato come le
storie raccolte da Cerasa siano tutte vere: storie di uomini e
donne che, insieme, compongono l'immagine di una "Sicilia luogo
dell'anima, dove passato e presente si intrecciano". E ha
auspicato che la lettura di Sipario siciliano possa
rappresentare "non soltanto un godimento intellettuale, ma anche
un viaggio emotivo che inviti a guardare al futuro". Una
presentazione scandita da aneddoti e letture - affidate
all'attrice Ester Pantano - che ha coinvolto i numerosi
studenti.
Sipario siciliano è un memoir che si dipana come il nastro di
una pellicola che conduce in un viaggio attraverso settant'anni
di storia italiana filtrati dallo sguardo di chi ha vissuto e
amato la Sicilia e la porta sempre nel cuore. Una Sicilia fatta
di donne consapevoli e coraggiose; di contadini che provano a
cambiare il corso delle cose; di ragazze e ragazzi che dai
banchi del liceo di una Corleone immobile e paralizzata dalla
paura e dell'omertà provano a pensare che un altro mondo è
possibile e si inventano un giornale.
Memorabile è l'intervista a Leonardo Sciascia fatta dal
diciassettenne aspirante cronista. E poi i cineforum. Da queste
esperienze nasce l'iniziativa de "Il giornale del Corleonese".
In quegli anni Cerasa matura la piena consapevolezza che la sua
strada è quella del giornalismo e da lì il passaggio alla
redazione di quel magnifico giornale di frontiera che era L'Ora
di Palermo e poi il salto a La Repubblica. Sipario siciliano è
candidato ai Premi Strega, Viareggio e Campiello.
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