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Torna il Premio Ostana che celebra le lingue madri

Torna il Premio Ostana che celebra le lingue madri

Nel borgo ai piedi del Monviso dal 27 al 29 giugno

TORINO, 29 aprile 2025, 15:50

Redazione ANSA

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Il Premio Ostana: scritture in lingua madre è un appuntamento annuale con le lingue madri che accoglie a Ostana, borgo alpino in Valle Po ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo. Il Premio, che è una festa dedicata alla diversità linguistica, ai diritti linguistici e alla biodiversità di cui le lingue sono portatrici storiche, torna per la XVII edizione da venerdì 27 a domenica 29 giugno. Anche quest'anno gli incontri del festival, che celebra le lingue madri attraverso parole, musica, arte, cinema e convivialità, si terranno nel centro polifunzionale della borgata Miribrart.
    Il Premio ha dato voce finora a 96 autori di 50 lingue da tutti e 5 i continenti, consolidando una vera e propria rete internazionale di autori, appassionati e sostenitori della diversità linguistica che fanno di Ostana un appuntamento di riferimento in tutto il mondo, riconosciuto anche dall'Unesco, che ha proclamato il "Decennio Internazionale per le lingue indigene 2022-2032", e da due network internazionali fondamentali per la difesa della diversità linguistica come Elen (European Language Equality Network) e Npld (Network to Promote Linguistic Diversity).
    Le parole scelte per l'edizione 2025 sono: "Sensa raïtz pas de flors" - senza radici non ci sono fiori, un verso antico, nato nella poesia dei trobadors e delle trobairitz dell'Occitania medievale. La canzone è stata ideata dal Collettivo artistico del Premio Ostana, il gruppo di lavoro che anima e segue il Premio Ostana nella sua parte performativa (Paola Bertello, Flavio Giacchero, Luca Pellegrino, Marzia Rey).
    Il testo prende ispirazione dalla cansò "Can vei la flor" di Bernart de Ventadorn, uno dei più grandi trovatori del XII secolo.
   

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