Grandissimo successo ha
contrassegnato l'evento Una conversazione con Gianrico
Carofiglio, organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Sarajevo
nell'ambito della Settimana della Lingua Italiana nel mondo in
collaborazione con la locale Società Dante Alighieri. La sala
convegni ("Atrium") del prestigioso Hotel Europa di Sarajevo ha
battuto nell'occasione ogni record di presenze, amplificato dal
considerevole risalto mediatico di cui ha goduto la
manifestazione, anche sulla scia dell'intervista che
l'Ambasciatore Marco Di Ruzza e lo stesso Carofiglio avevano
rilasciato in diretta alla televisione nazionale di
Bosnia-Erzegovina per presentare l'iniziativa.
Le opere di Gianrico Carofiglio, conosciute e tradotte in tutto
il mondo, stanno riscuotendo crescente interesse anche sul
mercato bosniaco-erzegovese - specie i racconti che hanno a
protagonista l'avvocato Guido Guerrieri e l'ex-magistrato
Penelope Spada - dove sono pubblicate a cura della casa editrice
Imprimatur di Banja Luka. L'incontro si è svolto sotto forma di
una effervescente chiacchierata tra Carofiglio e la moderatrice,
la dott.ssa Elvira Mujcic - scrittrice bosniaco-erzegovese
naturalizzata italiana, da tempo attiva nella scena editoriale
del nostro Paese - un colloquio che ha poi ampiamente coinvolto
il pubblico, con numerose domande e richieste di approfondimento
rivolte all'autore. Ne è emerso un affresco quanto mai
stimolante e variegato, che ha consentito allo scrittore di
spaziare su numerosi argomenti: dalle proprie fonti di
ispirazione al metodo di lavoro adottato in fase di scrittura,
passando agli inevitabili riferimenti alle sue precedenti
esperienze professionali (ex-procuratore, ma anche ex-Senatore
della Repubblica). Evocando anche alcuni suoi saggi, in
particolare Della gentilezza e del coraggio, Carofiglio ha
trasmesso l'invito a considerare la politica come un dialogo
franco, che, anche quando caratterizzato da posizioni
radicalmente differenti, dovrebbe comunque essere condotto con
una 'illuministica' passione per una dialettica costruttiva, non
volta dunque ad annichilire l'avversario, bensì a cogliere spazi
per soluzioni negoziali il piu' possibile concrete e condivise.
Un messaggio particolarmente calzante per uno scenario politico
tradizionalmente frammentato e divisivo, come quello
bosniaco-erzegovese, e che i partecipanti hanno quindi molto
apprezzato ed applaudito. Tra il pubblico, presenti il Ministro
della Giustizia del Cantone di Sarajevo, Darja Softic Kadenic, e
il Vice Sindaco, Samir Avdic.
Nell'introdurre l'evento, l'Ambasciatore Di Ruzza ha
sottolineato come la presenza di una firma di prestigio e famosa
in tutto il mondo, come Gianrico Carofiglio, quale protagonista
della Settimana della Lingua Italiana in Bosnia-Erzegovina,
confermi l'attenzione e l'impegno che l'Ambasciata riserva alla
diplomazia culturale, anche percependone il prezioso contributo
ai processi di riconciliazione e di coesione sociale nel Paese,
in virtù della magnifica forza unificante della cultura e
dell'arte. "Dopo la tappa sarajevese del Sanremo Giovano World
Tour, il trionfale concerto del Maestro Riccardo Muti
celebrativo dei Cento Anni della Filarmonica e la presentazione
dello studio di progettazione esecutiva del Museo di arte
contemporanea Ars Aevi, finanziato dall'AICS - così Di Ruzza -
l'incontro con Gianrico Carofiglio ha aggiunto un altro tassello
a questo splendido autunno culturale italiano a Sarajevo".
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