"Non è questione di se, ma di quando" dice Alessandro Sartori, direttore artistico di Zegna, per raccontare come la pandemia che ha stravolto le nostre abitudini abbia dato il via a un cambiamento radicale del guardaroba maschile.
Ormai abituati a fare meeting da casa, "gli uomini non vorranno più essere costretti, cosa che succede già adesso".
La rivoluzione forzata dei ritmi è arrivata negli armadi,
dando vita a un totale reset, parola chiave della collezione
Zegna per il prossimo inverno, che apre oggi la breve edizione
di sfilate (solo online) milanesi dedicate alla moda maschile.
Dalla consapevolezza che, dopo la pandemia, "non tornerà il
tailoring di prima", è nata la necessità di "reinventare
qualcosa di più utile al domani". E Sartori lo ha fatto puntando
tutto sul tessuto, un jersey di puro cashmere infeltrito e reso
elastico che, proposto in diversi pesi, dà vita a short jacket,
pantaloni stile jogging, giacche a 2 bottoni, tutti fluidi e
morbidi, senza interni, spalline, cuciture ingombranti. Un
guardaroba modulare che mette al centro la maglieria e si
declina anche in taglie piccole, pensate per essere indossate da
lei, come avviene nel video di lancio della collezione, girato
tra i grattacieli di Assago e l'università Bocconi, tra interno
ed esterno, a rappresentare l'anima della collezione, che
trasporta lo sportivo nel formale.
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