Per la prima volta le note di Gioachino Rossini sono echeggiate nel castello medievale di Olavinlinna, anche se il festival di opera più importante della Finlandia ha qui la sua casa dal 1912.
Si è trattato di una versione del Barbiere di Siviglia molto
finlandese, terminata con la consegna al cast non di fiori ma di
un fascio di rami di betulla per la sauna.
Finlandese la regia
di Mari Heiskanen, che è anche un famoso attore, la scenografia
di Antti Mettila e soprattutto i costumi di Teemu Muurimaki, che
dopo anni a lavorare per Dolce & Gabbana e Giorgio Armani è
tornato in patria e ha dato un sapore rock ai protagonisti con
Figaro (Ville Rusanen), pantaloni stretch variopinti, bomber
fantasia o nero e stivali da biker, un Conte di Almaviva (Alexey
Tatarintsev) con lungo orecchino pendente e cappotto alla
Capitan Harlock e una Rosina (una sorprendente Laura Verrecchia)
capace di alternare abiti bustier e volant a un semplice
slippino di strass senza null'altro sopra.
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