La diva Angela Gheorghiu, che non
cantava a Roma dall'evento con Andrea Bocelli al Colosseo, più
di dieci anni fa. Il talento prodigioso di Pichas Zucherman e
del suo trio a tu per tu con il Trio degli spettri di Beethoven.
E poi Midori, la musicista giapponese avvolta da un'aurea
misteriosa, nel recital per violino solo di Bach. Sono alcune
delle stelle protagoniste della seconda stagione di Domus
Artium, il circuito di concerti internazionali e momenti
conviviali che portano il pubblico a tu per tu con i grandi
interpreti e la musica in dimore nobiliari uniche della
capitale, dalla Galleria Borghese a Palazzo Colonna, il Casino
dell'Aurora di Villa Ludovisi Boncompagni e, novità di
quest'anno, anche in palazzi delle istituzioni e spazi pubblici
come l'Auditorium Parco della musica. Ideata da Barrett Wissman,
una carriera nel management artistico mondiale e già anima del
Tuscan Sun Festival di Cortona, la rassegna nasce per
"promuovere interesse verso l'arte" e, dice, "crescere un nuovo
pubblico del futuro".
Si parte dunque il 27 gennaio a Palazzo della Cancelleria con
Nina Kotova, che di Domus Artium è anche direttrice musicale, e
Josu de Solaun nella sonata per violoncello di Chopin. E si
prosegue poi fino a maggio con cinque date romane, con anche la
pianista canadese Hélène Mercier insieme alle star del violino e
del violoncello, Renaud Capuçon e Kian Soltani, e il primo
clarinetto dell'Orchestra di Parigi Pascal Moraguès. E la nuova
collaborazione con l'Accademia Internazionale di Imola, che
culminerà al Teatro Flaiano con il concerto di quattro allievi
per Imola a Roma. rLa musica è forse l'arte più alta. Portarla
in palazzi storici è un modo per farla tornare fondamentale",
commenta il sottosegretario al Mic Vittorio Sgarbi, che in veste
di critico ed esperto d'arte terrà anche due conferenze su
Caravaggio.
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