Mettere in scena un'opera
poco conosciuta e melodrammatica del XVIII secolo come 'Romolo
ed Ersilia' del compositore cecoslovacco Josef Mysliveček, su
libretto del poeta Pietro Metastasio, non è un'impresa facile, e
lo è ancora meno se a tentarla è uno squattrinato impresario di
provincia napoletano che ha a disposizione uno scombinato e
litigioso gruppo di artisti dalle improbabili doti canore.
Questo divertente situazione è stata tradotta in una farsa
operistica nel 1827 dal compositore bergamasco Gaetano Donizetti
con il titolo originale di 'Le convenienze ed inconvenienze
teatrali', o anche più semplicemente 'Viva la Mamma!',
rappresentata ieri a Buenos Aires nel Teatro Coliseo, come parte
del ciclo 'Divina Italia' della attuale stagione del Teatro
Colon argentino.
Poco rappresentata negli anni, questa farsa ha avuto per mano
di Donizetti alcuni rifacimenti in un singolo atto o in due, e
deve il suo successo in particolare per la presenza del
singolare personaggio di Mamma Agata, raro caso di 'en travesti'
al contrario, ossia di una voce maschile che interpreta un ruolo
femminile, frequente agli albori dell'opera barocca.
Nella versione dell'argentino Pablo Maritano (ultimamente ha
proposto l'Elisir d'Amore al Teatro comunale di Bologna), la
voluminosa protagonista Agata Scannagalli è stata interpretata
nell'italianissimo Teatro Coliseo dal baritono Victor Torres,
che ha strappato gli applausi del pubblico nella strenua difesa
della dignità canora di sua figlia Luigia Castragatti,
interpretata dalla soprano Florencia Burgardt.
Gli applausi divertiti del pubblico al termine della 'prima'
dell'opera buffa (repliche il 27, 28 e 30 maggio), che termina
con il fallimento delle prove teatrali previste e la fuga degli
artisti, hanno confermato il suo successo e confermato
l'importanza del contributo italiano alla stagione teatrale del
Colon.
Finora il pubblico argentino ha potuto apprezzare la
monumentale proposta della 'Resurrezione' di Mahler da parte di
Romeo Castellucci e il Faust di Gounod messo in scena da Stefano
Poda.
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