Cinquant'anni di militanza musicale e di lotta contro la "malasciorta" sono un anniversario doc per 'E Zézi, il Gruppo Operaio nato nel 1974 a Pomigliano d'Arco (Napoli) per intuizione di Angelo De Falco e per reazione all'alienazione del lavoro da fabbrica.
È in quell'inverno che l'insegnante di Artistica alle scuole medie si inoltra in Irpinia con il maestro Roberto De Simone e scopre la cerimonia della Zeza.
Che diventa subito un fuoco d'artificio emozionale
da cui due anni dopo nascerà il primo album della formazione
vesuviana - "Tammurriata dell'Alfasud" - che quest'anno celebra
mezzo secolo.
Il primo movimento di questa ricorrenza è "Vocca d'oro"
(produzione Giano Bifronte, etichetta Mr Few), un brano inedito
che arriverà sulle piattaforme digitali venerdì 17 maggio. E De
Falco annuncia "una canzone-collage gioiosa dedicata a un
simbolico pesce-femmina".
"Essendo innamorato del canto antico de Lo Guarracino ho
immaginato una favoletta-scioglilingua moderna. 'E Zézi portano
ancora la loro luce nel 2024, rintocco dei nostri 50 anni. Il
singolo apre una serie di progetti, a cominciare dall'album in
vinile che verrà pubblicato entro fine anno" sottolinea il
fondatore della band.
"Le nostre canzoni istruiscono il popolo e innescano una
reazione di sangue, cervello e braccia. In questo caso, le
strofe di 'Vocca d'oro' sono un cruciverba di tammurriate
antiche, votate e filastrocche recuperate in decine di libri di
archivio. Il desiderio è far ballare la gente; un diritto che
ogni lavoratore ha ma che spesso viene perduto o dimenticato
Dopo aver composto tante canzoni drammatiche ('A Flobert,
Vesuvio, Posa 'e sord'), testimoniando le condizioni disgraziate
dei lavoratori, questo è un invito alla gioia di vivere. Il
ballo è catarsi e 'E Zézi sono la voce quotidiana del popolo.
Non smetteremo mai. Ecco perché nel "manicomio creativo"
subentrano i giovani. Zézi è una casa, una famiglia". La band
include Angelo De Falco, Alessio Sica, Enzo Salerno, Nico Conte,
Fabio Soriano, Massimo Ferrante, Myriam Lattanzio, Dario
Mogavero e Toto Toralbo.
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