Le musiche della Belle Époque
saranno protagoniste del concerto dell'Orchestra sinfonica
nazionale della Rai e di Andrés Orozco-Estrada domani alle 20.30
all'Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, con diretta su
Radio3. Replica il 16 maggio alle 20 anche in live streaming sul
portale di Rai Cultura, che lo proporrà poi su Rai5 il 25
settembre in prima serata. Sarà così la seconda settimana
consecutiva dedicata ai brani nati all'inizio del Ventesimo
secolo su richiesta del grande impresario dei Ballets Russes
Sergej Djagilev.
In apertura Pulcinella di Igor Stravinskij: il balletto in un
atto per piccola orchestra con tre voci soliste, su musiche di
Giovanni Battista Pergolesi. L'opera, creata tra il 1919 e il
1920, segnò una svolta nella produzione del compositore russo,
inaugurando il suo passaggio al neoclassicismo, caratterizzato
dalla ripresa degli stilemi della musica antica. La prima
rappresentazione avvenne all'Opera di Parigi il 15 maggio 1920
con la coreografia di Léonide Massine e le scene e i costumi di
Pablo Picasso.
A dar voce alla partitura sul palco dell'Auditorium Rai sono il
mezzosoprano Laura Verrecchia, il tenore Marco Ciaponi e il
basso Pablo Ruiz.
Nella seconda parte della serata sono in programma pagine da
Daphnis et Chloé, il balletto in un atto in la maggiore per
orchestra di Maurice Ravel, del quale ricorrono quest'anno i 150
anni dalla nascita. Si tratta di due suite orchestrali che il
compositore estrasse nel 1913 dal suo balletto composto fra il
1906 e il 1911 e che fu rappresentato dai Ballets Russes di
Djagilev nel 1912 allo Châtelet di Parigi.
Sul podio sale Andrés Orozco-Estrada, direttore principale
dell'Orchestra Rai. Nato a Medellín, in Colombia, nel 1977, ha
debuttato con l'Osn nel maggio 2022, e nell'ottobre 2023 ha
iniziato una collaborazione di tre anni come direttore
principale. Dalla stagione 2025-2026 diventerà
Generalmusikdirektor della Città di Colonia, prendendo le redini
della Gürzenich Orchestra e dell'Opera della città tedesca.
Dirige abitualmente orchestre come i Wiener e i Berliner
Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la
Gewandhausorchester di Lipsia e quella del Concertgebouw di
Amsterdam.
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