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Alessandra Ferri guida il Balletto di Stato di Vienna

Alessandra Ferri guida il Balletto di Stato di Vienna

Una stagione tra classico e innovazione dal 2025/26

VIENNA, 23 aprile 2025, 11:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dal 2025/26, il Balletto di Stato di Vienna sarà sotto la direzione di una delle più grandi icone del balletto contemporaneo, Alessandra Ferri. Con una carriera che l'ha vista protagonista nei teatri più prestigiosi del mondo, Ferri è nota per aver collaborato con alcuni dei coreografi più celebri del nostro tempo. La sua visione per la compagnia è un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, concependo l'ensemble come un "organismo vivo", con due cuori pulsanti: l'Opera di Stato e la Volksoper.
    Il debutto stagionale, all'Opera di Stato, segna il ritorno di Alexei Ratmansky, con la prima europea del suo Callirhoe, ispirato all'omonimo romanzo d'amore dell'antichità. Ratmansky, uno dei principali innovatori nel panorama del balletto contemporaneo, offrirà una nuova versione del suo linguaggio classico, portando il pubblico in un viaggio emozionante e sofisticato.
    A seguire, la stagione presenta Visionary Dances, un trittico di coreografie di Justin Peck, Wayne McGregor e Twyla Tharp.
    Quest'ultima sarà rappresentata dal suo capolavoro In the Upper Room (1986), che ha rivoluzionato il concetto di balletto, unendo magnificamente il linguaggio classico con quello moderno.
    Il repertorio della stagione si arricchisce inoltre di classici come la Giselle di Elena Tchernichova, insieme al ritorno di tre pietre miliari: Die Fledermaus di Roland Petit, Manon di Kenneth MacMillan e Jewels di George Balanchine, che continueranno a incantare il pubblico con la loro bellezza senza tempo.
    Il tradizionale Gala di fine stagione sarà dedicato a Frederick Ashton, in collaborazione con Ashton Worldwide, celebrando il coreografo con la presentazione di Rhapsody e una selezione dei suoi lavori più iconici, accanto a pezzi di Christopher Wheeldon e dello stesso Balanchine.
    Alla Volksoper, la stagione si apre con Marie Antoinette di Thierry Malandain, un balletto neoclassico che rievoca la vita della regina francese con uno sguardo moderno e affascinante.
    Successivamente, American Signatures omaggia la danza statunitense, presentando lavori di Jerome Robbins, Lar Lubovitch, Pam Tanowitz e Jessica Lang. Non mancano anche gli appuntamenti più amati dal pubblico: il balletto per famiglie Peter Pan, coreografato da Vesna Orlić, e KaiserRequiem di Andreas Heise, una potente opera di teatro-danza che ha riscosso un successo straordinario. La stagione sarà arricchita da importanti debutti musicali: Gavin Sutherland, Luciano Di Martino, Yoko Kikuchi e Anna Malikova saliranno per la prima volta sul podio dell'Opera, mentre Paul Connelly, Ermanno Florio e David Coleman torneranno a dirigere l'orchestra del Balletto di Stato di Vienna. Infine, in Yugen, coreografia di McGregor, il Balletto di Stato collaborerà con una giovane cantante della scuola dell'opera, accompagnata dal Coro Arnold Schoenberg. Alla Volksoper, Christoph Altstaedt e Ben Glassberg dirigeranno rispettivamente Marie Antoinette e American Signatures, con la partecipazione delle voci di Anita Goetz e Jasmin White.
    Alessandra Ferri, riflettendo sulla sua visione per la compagnia, ha dichiarato: "Questa stagione di balletto è un ricco viaggio attraverso l'arte che ha plasmato il nostro passato e la visione che sta modellando il nostro futuro. Rendiamo omaggio agli iconici coreografi che hanno definito il balletto del XX secolo—il cui lavoro risuona ancora con una bellezza senza tempo—abbracciando al contempo le voci dei più acclamati creatori contemporanei di oggi. Questi artisti stanno ridefinendo il presente e tracciando la via per il futuro, assicurando che la danza classica resti vitale, attuale e in continua evoluzione. Il Wiener Staatsballett deve affermarsi come una delle compagnie classiche di riferimento, con radici profonde nel repertorio fondamentale del balletto e uno sguardo aperto sul suo presente e futuro.
    Deve riflettere e incarnare la magnificenza del suo teatro e della sua città, coniugando tradizione e innovazione in un dialogo continuo con il mondo".
    Una stagione straordinaria che promette di affascinare e ispirare, mantenendo vivo il dialogo tra passato e futuro nella maestosa cornice della città di Vienna.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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