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Danzare per la vita, la danza contro la violenza di genere

Danzare per la vita, la danza contro la violenza di genere

La formazione artistica come presidio educativo, un Manifesto

ROMA, 29 aprile 2025, 16:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In occasione della Giornata Mondiale della Danza, si è tenuto questa mattina a Roma presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura l'evento "Danzare per la vita - La formazione dei giovani attraverso la danza: un modello contro la violenza sulle donne", promosso da Aidaf - Associazione Italiana Danza Attività di Formazione. L'incontro, dedicato a Micaela Masella, membro del Consiglio Direttivo di AIDAF, tragicamente scomparsa nel 2016, ha rappresentato un importante momento di riflessione e confronto sul ruolo della danza come strumento educativo e sociale nella lotta alla violenza di genere, coinvolgendo autorevoli esponenti del mondo della danza, della cultura e delle istituzioni. Rispetto, autodisciplina, consapevolezza e condivisione sono, ad esempio, valori fondamentali veicolati dalla formazione artistica dei giovani: "La danza, come tutte le arti dello spettacolo, ha un grande valore, ma è soprattutto nell'ambito della formazione che riveste un ruolo fondamentale - ha dichiarato la presidente Aidaf, Amalia Salzano - le scuole di danza possono diventare luoghi privilegiati in cui educare alla disciplina, alla condivisione, al rispetto degli altri e di sé stessi".
    L'étoile Liliana Cosi, presente all'incontro, dopo aver letto il messaggio di Mikhail Baryshnikov per la giornata Internazionale della Danza, ha condiviso con il pubblico la sua esperienza e la sua visione del potere della danza, capace di forgiare i caratteri, educare alla disciplina, lavoro di squadra e al rispetto reciproco.
    Nel corso dell'evento è stato inoltre presentato il Manifesto Nazionale della Danza contro la Violenza sulle Donne, un documento con cui Aidaf si impegna a lavorare in rete con tutte le scuole di danza italiane, per promuovere un'azione educativa capillare e condivisa. Il Manifesto mira a contrastare gli stereotipi e i meccanismi culturali alla base della violenza di genere, attraverso una formazione che metta al centro il rispetto, l'empatia e la parità.
    Anche il Presidente dell'Agis Francesco Giambrone e il Presidente di Federvivo Marco Parri che hanno voluto portare il sostegno del mondo dello spettacolo dal vivo all'iniziativa, sottolineando come il sistema culturale debba farsi carico del proprio ruolo educativo e trasformativo. Il presidente dell'Agis, in particolare, ha voluto rimarcare come troppo spesso lo spettacolo viene descritto in termini di profitto e ragionieristici, e le associazioni di categoria come custodi di conservazione. "Siamo stanchi di leggere ancora oggi articoli in cui si parla del mondo dello spettacolo e del mondo della cultura solo in termini di profitto, in termini ragionieristici, in termini di costi, incassi, ricavi: qualcuno, ancora oggi sui giornali, sostiene che le associazioni di categoria sono i custodi di una conservazione, i custodi di un passato; non è vero" ha sottolineato Giambrone.
   

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