"Sono arrivato lunedì, ho iniziato
a conoscere il Teatro e ieri ho preso visione dell'organigramma.
In questo momento le maestranze sono in Oman per la
rappresentazione di Traviata. Al loro ritorno inizieremo i
contatti e si comincerà a lavorare per il futuro di questo
Teatro". A dirlo è Michele Galli, neo sovrintendente del Teatro
Carlo Felice di Genova.
Questa mattina, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo
Tursi, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione del
nuovo responsabile del Torrione, il tredicesimo fra
sovrintendenti e commissari dall'apertura del nuovo Teatro nel
1991. C'erano il presidente della Fondazione, il vicesindaco
facente funzioni Pietro Piciocchi, il presidente della Regione
Marco Bucci, Lorenza Rosso, assessora alla cultura del Comune,
Simona Ferro, assessora alla cultura della Regione e inoltre
Mario Menini e Fabrizio Callai in rappresentanza del Consiglio
d'indirizzo.
Nei loro interventi Bucci e Piciocchi hanno posto l'accento
su una linea di continuità fra la vecchia gestione di Orazi e il
nuovo corso di Galli: il Carlo Felice nel 2017 presentava un
buco economico grave, oggi la situazione è decisamente migliore
tanto che il Teatro può pagare gli artisti a trenta giorni. A
tale situazione si è in realtà arrivati da una parte grazie al
sensibile incremento dei contributi degli Enti locali, e
dall'altra grazie anche al periodo di chiusura per il covid,
durante il quale le Fondazioni hanno incassato i consueti
contributi senza spendere in programmazione artistica. È stato
poi auspicato un incremento della produzione con un allargamento
dei generi proposti, una sempre maggiore attenzione ai giovani e
una maggiore capacità di dialogare con tutta la regione, ma
anche con il territorio nazionale ed estero.
"Io sono un avvocato, il mio compito non è di occuparmi della
programmazione artistica per la quale ci sarà il direttore
artistico - ha detto Galli -. Io mi sono occupato in passato in
particolare dei giovani, studiando strategie al Maggio
Fiorentino per avvicinarli al teatro, e ho lavorato molto nel
campo della ricerca sponsor e contributi". Al di là della
situazione economica, il Teatro presenta alcune evidenti
criticità sulle quali è stato chiesto il parere al neo
sovrintendente: il sensibile calo del pubblico, la mancanza di
alcuni ruoli chiave nell'organigramma (ad esempio l'ufficio
stampa, vacante da circa tre anni), l'organico del coro che è in
difficoltà numerica.
Due sindacati, inoltre, come è noto, hanno dichiarato uno
sciopero a oltranza per tutte le prime stagionali: "Al ritorno
dalla tournée in Oman - ha assicurato Galli - apriremo un tavolo
per cercare tutti insieme le soluzioni".
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