Giancarlo De Cataldo, scrittore,
sceneggiatore, già magistrato, tra i massimi esperti di crime,
debutta alla conduzione di 'Cronache Criminali', nuovo programma
di approfondimento true crime, che parte lunedì 7 novembre, in
seconda serata su Rai1, con una puntata dedicata all'omicidio
compiuto dalla modella statunitense Terry Broome e la Milano da
bere in piena metà anni '80.
"La tv è un lavoro collettivo, coinvolge tutti, gli autori,
il produttore, il regista, i tecnici, lo studio, qui stiamo
lavorando con tecnologie molto avanzate. Io faccio il narratore
di storie criminali con la pretesa di cercare di capire perché
certi delitti ci colpiscono più di altri e perché comunque
suscitano degli interrogativi inquietanti, profondi, ma
soprattutto perché avvengono in un certo periodo", dice all'ANSA
De Cataldo che in tv aveva già partecipato anni fa al primo show
letterario 'Masterpiece' su Rai3 di cui faceva parte della
giuria con Andrea De Carlo e Taiye Selasi. "Il delitto di 'Terry
Bloom, la Milano da bere' non sarebbe avvenuto in un diverso
contesto. Se non ci fosse stato quell'insieme di voglia di
vivere, di trasgredire, l'impero della moda, i locali notturni,
il Paese che si riprendeva dal terrorismo e poteva bruciare e
consumare energie, quel delitto non ci sarebbe stato. I delitti
raccontano il lato oscuro della nostra esistenza e di un'epoca e
quindi diventano emblematici non solo e non tanto perché la
stampa e i media si avventano. Il movimento è al contrario: la
stampa e i media mettono in risalto delitti che colpiscono nel
profondo", sottolinea.
Format originale, coprodotto da Rai Approfondimento e Verve
Media Company, con capoprogetto Giovanni Filippetto, 'Cronache
Criminali' propone undici casi di cronaca iconici che, dagli
anni '60 ad oggi, hanno fatto epoca, segnando il destino delle
vittime, ma anche la nostra società: dagli anni della Dolce Vita
con l'uccisione di Christa Wanninger, passando per gli anni di
piombo e la morte di Pier Paolo Pasolini agli anni '90 con il
caso di Pietro Maso, fino ai giorni nostri con quello di Luca
Traini. "Racconteremo anche il femminicidio" spiega De Cataldo e
sono tutti casi di cui non si è occupato, ovviamente, come
magistrato.
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